In libreria il nuovo romanzo della regina del noir Amazon
Ancora una volta la Roma degli anni ’50, ancora una volta un’inchiesta del commissario Agostino Clodoveo. Che, tra lambrette e vespasiani, dame di carità e caldarrostai, passa dalle ville dei signori ai binari della stazione Termini, dall’obitorio alle navate di un’antica chiesa. Inseguendo una sola cosa: la verità… Esce domani ‘La Giostra del Perdono’ (Piemme), il nuovo romanzo di Cristina Stillitano, già incoronata regina del noir dai lettori di Amazon (VIDEO). “L’intreccio, come nei precedenti romanzi, è complesso, articolati su più livelli, con una successione serrata di eventi nel finale. Per la trama mi sono ispirata un po’ a uno dei maestri del giallo inglese, Francis Durbridge, soprattutto al suo gusto per le coincidenze intriganti e i colpi di scena spiazzanti (adoro i vecchi sceneggiati Rai che portavano la sua firma)”, spiega la scrittrice che ha acquisito ampia notorietà con il self-publishing e già con il primo episodio della serie Le inchieste di Clodoveo, pubblicato nel 2018, è stata premiata dai lettori di Amazon, piazzandosi primo in classifica tra i bestseller della categoria noir.
“Anche in questo romanzo – aggiunge Stillitano – ho cercato personaggi forti, complessi, difficili da decifrare. L’obiettivo è lasciar emergere, a poco a poco, lati profondi del carattere che, alla fine, riscattino o quanto meno diano un tocco di umanità anche ai ‘cattivi’. Nei libri cerco sempre di mantenere un filo di leggerezza. Mi piace alternare i due registri, il drammatico e l’ironico, colorando situazioni e personaggi di grottesco.
‘La giostra del perdono’, racconta la scrittrice, “è ambientato nel febbraio del ’56 durante la famosa nevicata. La neve, coi suoi simbolismi, è il leit motiv di una storia che si dipana attorno al piccolo, grande filo della redenzione”. Insieme al commissario Clodoveo, protagonista è la Roma del dopoguerra, “con le macerie appena dietro le spalle, con la voglia di ricostruire e dimenticare, tesa e speranzosa verso il futuro. La Roma che scopriva il frigorifero, la tv, l’auto, la Lambretta, che poi è il mezzo di locomozione del nostro protagonista. In questo episodio il commissario si aggira in una città bellissima e surreale, avvolta dall’incantesimo profondo e silenzioso della neve”.
“Burbero dal cuore tenero, un omaccione con la faccia sputata da sbirro”, Agostino Clodoveo è stato apprezzato fin da subito dal pubblico. “Forse – immagina l’autrice – proprio per le sue imperfezioni che lo rendono un po’ diverso dagli ‘infallibili’ colleghi. Bisogna pensare, del resto, che fare il commissario negli anni ‘50 vuol dire svolgere un’indagine in modo del tutto diverso da quello che immaginiamo oggi. Non esiste il Dna né le strumentazioni moderne. Solo indizi, pedinamenti, interrogatori e informatori che barattano la clemenza della polizia con qualche soffiata al momento giusto. E così Clodoveo sbaglia, si corregge, talvolta perde. Un lettore, scioccandomi un po’, lo ha definito ‘un perdente seriale’. Di certo non è uno Sherlock Holmes. Nessun investigatore nella realtà può esserlo. Ma lui compensa con la sua grande ostinazione. E l’umanità: per vedere il criminale devi saper comprendere prima l’uomo”. In quest’opera “di certosina ricostruzione, oltre alla ricerca sulle fonti, “mi hanno aiutato i lettori, affidandomi i loro preziosi ‘amarcord’.
Cristina Stillitano, giornalista professionista e scrittrice, vive e lavora a Roma. Nel 2018 ha pubblicato il primo episodio della serie Le inchieste di Clodoveo: ‘Cuore di passero ha la morte’. Altri due successi auto pubblicati sono seguiti al primo: ‘La donna a metà’ (Le inchieste di Clodoveo volume 2) e il terzo, vincitore del premio letterario Amazon Storyteller 2021 ‘Andrai Tornerai Non Morirai (Le inchieste di Clodoveo volume 3). Ogni romanzo avanza di un anno: il primo è ambientato nella Roma del 1953, il quarto nella capitale del 1956.
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