Hereford World Map: la più grande mappa medievale online

Hereford Mappa Mundi (Hereford World Map) è la una mappa in larga scala del mondo dell’epoca medievale, realizzata approssimativamente nell’anno 1300 e attualmente ospitata nella cattedrale di Hereford, in Inghilterra. È la più grande mappa completa sopravvissuta del Medioevo e offre uno spaccato affascinante della cultura cristiana europea dell’epoca.

La mappa è considerata una sorta di enciclopedia visiva del periodo, che mostra disegni ispirati alla bibbia nell’interpretazione medievale. Oltre a illustrare eventi che segnano la storia umana e 420 città e varie caratteristiche geografiche, la mappa mostra piante, animali, uccelli, creature e persone strane o sconosciute. Tra queste, un “Blemmye”, una creatura guerriera senza testa ma con i tratti del viso sul petto, due “Sciapodi”, uomini con un grande piede, e “quattro trogloditi cavernicoli”, uno dei quali si nutre di un serpente. 

La mappa include anche scene soprannaturali della mitologia classica greca e romana, racconti biblici e una raccolta di leggende e racconti popolari. 

Potete esplorarla in themappamundi.co.uk/mappa-mundi/, una mappa che aveva lo scopo di dimostrare che “la Bibbia ha ragione”. A tal fine, “est è in alto, poiché è lì che è stato detto che Gesù sarebbe venuto nel giorno del giudizio. Gerusalemme è, ovviamente, al centro. Altri punti di interesse includono il sito della crocifissione, la Torre di Babele e il Giardino dell’Eden, per non parlare dei luoghi del Toson d’Oro e del Monte Olimpo.

Potete persino esplorare una sezione con la scansione 3D, per maggiori dettagli su come è stata realizzata, cliccando su alcuni punti chiave.

Nonostante i suoi evidenti limiti geografici e numerosi errori, la Mappa Mundi di Hereford rimane un risultato notevole e una rappresentazione inestimabile del Medioevo. Oggi la mappa è disponibile per un esame dettagliato tramite una scansione 3D disponibile sul sito Web della cattedrale di Hereford, che offre una sorta di “Google Medieval Land”.

La mappa rappresenta anche un invito a riflettere su come il contesto storico e culturale influenzi la rappresentazione del mondo e il modo in cui le persone lo percepiscono e lo rappresentano.

 

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Continua la lettura su: http://www.robertosconocchini.it/discipline-storia/8408-hereford-world-map-la-piu-grande-mappa-medievale-online.html Autore del post: Maestro Roberto Fonte: https://www.robertosconocchini.it/

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La respirazione delle piante: un tema di scienze per la Scuola Primaria

La respirazione delle piante è un argomento affascinante e importante per i bambini della scuola primaria, poiché consente loro di comprendere come funzionano questi esseri viventi e quale ruolo svolgono nel nostro ecosistema.
In questo articolo, approfondiremo dettagliatamente il processo della respirazione delle piante, illustrando le varie fasi e le differenze rispetto alla respirazione degli animali. Inoltre, esamineremo l’importanza di questo processo nella vita delle piante e nel mantenimento del nostro pianeta. Infine, concluderemo con alcuni suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema e realizzare attività didattiche stimolanti.
Cos’è la respirazione delle piante?
La respirazione delle piante è un processo biologico attraverso il quale le piante producono energia per sostenere le loro funzioni vitali. Durante questo processo, le piante utilizzano ossigeno e nutrienti per produrre energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato), rilasciando anidride carbonica e acqua come prodotti di scarto.
Fasi della respirazione delle piante
La respirazione delle piante avviene principalmente in due fasi: glicolisi e ciclo di Krebs. La glicolisi è la fase iniziale, durante la quale il glucosio viene trasformato in una molecola di piruvato, producendo energia e molecole di NADH. Il ciclo di Krebs, invece, è la fase finale del processo, in cui il piruvato viene ulteriormente trasformato, generando energia, anidride carbonica e acqua.
Differenze tra la respirazione delle piante e quella degli animali
Sebbene la respirazione delle piante e degli animali sia simile in termini di processo biochimico, ci sono alcune differenze chiave. Innanzitutto, le piante sono capaci di fotosintesi, un processo attraverso il quale producono glucosio e ossigeno utilizzando luce solare, anidride carbonica e acqua. Gli animali, invece, devono ottenere il glucosio attraverso l’alimentazione. Inoltre, le piante sono in grado di respirare sia attraverso le foglie che attraverso le radici, mentre gli animali utilizzano organi specifici come polmoni o branchie per la respirazione.
L’importanza della respirazione delle piante per l’ecosistema
La respirazione delle piante svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio del nostro ecosistema. Grazie alla fotosintesi, le piante producono ossigeno, che è essenziale per la vita di tutti gli organismi aerobici, inclusi gli esseri umani. Inoltre, la respirazione delle piante contribuisce a regolare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Creazione di un portfolio sul tema della respirazione delle piante
Incoraggiare i bambini a creare un portfolio sul tema della respirazione delle piante, in cui possono raccogliere tutti i loro disegni, schemi, esperimenti e riflessioni sul tema. Questo portfolio può essere un ottimo modo per valutare il loro apprendimento e per permettere loro di condividere le loro scoperte con i compagni di classe e le famiglie.
La respirazione delle piante nelle diverse stagioni
Approfondire la conoscenza dei bambini sulla respirazione delle piante, discutendo di come questo processo possa variare nelle diverse stagioni dell’anno. Ad esempio, durante la primavera e l’estate, quando la luce solare è più intensa e le giornate sono più lunghe, la fotosintesi e la respirazione delle piante sono più attive. Al contrario, durante l’autunno e l’inverno, la luce solare è più debole e le giornate sono più brevi, il che porta a una riduzione dell’attività fotosintetica e respiratoria delle piante.
Adattamenti delle piante all’ambiente
Infine, esplorare con i bambini come le piante si siano adattate a vivere in diversi ambienti attraverso variazioni nel loro processo di respirazione. Ad esempio, alcune piante che vivono in ambienti aridi e desertici, come i cactus, hanno sviluppato un processo di respirazione chiamato fotosintesi CAM, che consente loro di conservare l’acqua e di sopravvivere in condizioni estreme. Allo stesso modo, le piante che vivono in ambienti acquatici, come le ninfee, hanno sviluppato adattamenti specifici che permettono loro di assorbire ossigeno dall’acqua attraverso le radici.
Attività didattiche sul tema della respirazione delle piante
Per rendere l’apprendimento della respirazione delle piante più coinvolgente e interattivo per i bambini della scuola primaria, è possibile organizzare diverse attività didattiche che stimolino la loro curiosità e la loro comprensione del tema. Ecco alcuni esempi di attività:

Esperimenti con piante: I bambini possono osservare il processo di fotosintesi e respirazione delle piante realizzando esperimenti semplici, come quello del bicchiere d’acqua e della pianta. In questo esperimento, si mette una pianta in un bicchiere d’acqua e si copre con un sacchetto di plastica trasparente. I bambini possono osservare come si formano goccioline d’acqua all’interno del sacchetto, dimostrando la produzione di ossigeno e acqua durante la fotosintesi.

Disegni e schemi: Chiedere ai bambini di creare disegni o schemi che illustrino il processo della respirazione delle piante, evidenziando le fasi principali e i prodotti del processo. Questo aiuterà i bambini a visualizzare e memorizzare meglio le informazioni.

Gioco di ruolo: Organizzare un gioco di ruolo in cui i bambini rappresentano le diverse parti di una pianta (foglie, radici, stelo) e i vari elementi coinvolti nel processo di respirazione (ossigeno, anidride carbonica, energia). In questo modo, i bambini possono imparare il processo in modo divertente e interattivo.

Discussione e riflessione: Stimolare i bambini a riflettere sull’importanza della respirazione delle piante per la vita sulla Terra, chiedendo loro di pensare a come il nostro pianeta sarebbe diverso senza piante e come possiamo proteggere e conservare le piante per il futuro.

Suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema:

Visitare un giardino botanico o un’area naturale con diverse specie di piante per osservare direttamente le piante nel loro ambiente naturale e discutere delle loro caratteristiche.

Visionare video o documentari sulle piante e sulla respirazione delle piante per ampliare le conoscenze sul tema e stimolare ulteriori discussioni in classe.
Invitare un esperto di botanica o un giardiniere a parlare ai bambini della respirazione delle piante e del loro lavoro con le piante, offrendo un’opportunità per fare domande e apprendere da una fonte esperta.
Organizzare un progetto di piantumazione di alberi o un’attività di giardinaggio nella scuola, coinvolgendo i bambini nella cura delle piante e nella comprensione del loro ruolo nell’ecosistema.

Per concludere, la respirazione delle piante è un tema affascinante e rilevante per i bambini della scuola primaria, che offre numerosi spunti per attività didattiche coinvolgenti e stimolanti. Approfondendo questo tema, i bambini non solo acquisiranno una maggiore comprensione del funzionamento delle piante e del loro ruolo nell’ecosistema, ma saranno anche motivati a proteggere e conservare queste risorse preziose per il nostro pianeta. Speriamo che le informazioni e le idee presentate in questo articolo possano essere utili per l’insegnamento e l’apprendimento della respirazione delle piante nella scuola primaria.

Potete scaricare e stampare gratuitamente le Schede Didattiche su “La respirazione delle piante per la Scuola Primaria”, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

Ridurre in Scala nella Scuola Primaria: Guida Completa all’Apprendimento

La riduzione in scala nella scuola primaria è un argomento importante e fondamentale per la formazione dei bambini. Questa tecnica permette di rappresentare oggetti o luoghi su una scala più piccola rispetto alla loro dimensione reale, e viene utilizzata in molte discipline, come la geografia, la matematica e la grafica. Comprenderne il significato e saperla applicare è un passo importante per lo sviluppo delle capacità logiche e di pensiero dei bambini.
La riduzione in scala viene insegnata a partire dalla classe seconda della scuola primaria e diventa sempre più importante man mano che i bambini crescono. Nelle classi terza e quarta, ad esempio, la riduzione in scala viene utilizzata per rappresentare mappe geografiche, mentre in classe quinta la riduzione in scala può essere utilizzata per eseguire calcoli matematici e rappresentare figure geometriche.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio la riduzione in scala nella scuola primaria, fornendo definizioni, esempi e attività didattiche per aiutare i bambini a comprenderne il significato e a saperla applicare. Inoltre, analizzeremo le applicazioni della riduzione in scala in discipline come la geografia, la matematica e la grafica, e forniremo video e schede didattiche per aiutare i bambini a mettere in pratica quanto imparato.
Cos’è la Riduzione in Scala nella Scuola Primaria
La riduzione in scala è una tecnica che permette di rappresentare oggetti o luoghi su una scala più piccola rispetto alla loro dimensione reale. Ad esempio, se si vuole rappresentare un edificio su una mappa, si può ridurlo in scala per farlo entrare nella mappa stessa. Questo è utile perché permette di rappresentare grandi aree o oggetti in modo più compatto, rendendo più facile la loro comprensione.
La riduzione in scala viene utilizzata in molte discipline, come la geografia, la matematica e la grafica. Nella geografia, ad esempio, viene utilizzata per rappresentare mappe geografiche, mentre in matematica viene utilizzata per eseguire calcoli e rappresentare figure geometriche.
Come Funziona la Riduzione in Scala nella Scuola Primaria?
La riduzione in scala funziona creando un rapporto tra la dimensione reale di un oggetto o luogo e la sua dimensione rappresentata su una mappa o un disegno. Questo rapporto viene espresso come una frazione o un numero decimale, e viene utilizzato per calcolare le dimensioni dell’oggetto o del luogo rappresentato sulla mappa o sul disegno.
Ad esempio, se si vuole rappresentare un edificio di 10 metri di altezza su una mappa con una scala 1:100, ciò significa che ogni centimetro sulla mappa rappresenta 100 centimetri nella realtà. Quindi, l’altezza dell’edificio sulla mappa sarà di 10/100 = 0,1 centimetri.
Esercizi e Attività Didattiche per la Riduzione in Scala nella Scuola Primaria
Per aiutare i bambini a comprendere la riduzione in scala e a saperla applicare, è importante fornire loro esercizi e attività didattiche. Queste attività possono includere la rappresentazione di mappe geografiche, la creazione di disegni o la risoluzione di problemi matematici che utilizzano la riduzione in scala.
Ad esempio, un’attività didattica potrebbe consistere nel fornire ai bambini una mappa con una scala e chiedere loro di rappresentare sulla mappa un edificio o un luogo conosciuto. Oppure, potrebbero essere invitati a creare un disegno a partire da un’immagine o a risolvere problemi matematici che utilizzano la riduzione in scala.
Video e Schede Didattiche per la Riduzione in Scala nella Scuola Primaria
Oltre agli esercizi e alle attività didattiche, è possibile fornire ai bambini video e schede didattiche per aiutarli a comprendere meglio la riduzione in scala. I video possono fornire spiegazioni visive e animate su come funziona la riduzione in scala, mentre le schede didattiche possono fornire esempi e problemi da risolvere.
Verifica sulla Riduzione in Scala nella Scuola Primaria
Infine, per verificare che i bambini abbiano compreso la riduzione in scala e sappiano applicarla, è possibile sottoporli a una verifica. Questa verifica potrebbe consistere in un test scritto, in un compito a casa o in una presentazione in classe, in cui i bambini dovranno dimostrare di saper rappresentare oggetti o luoghi su una mappa o su un disegno utilizzando la riduzione in scala.
Conclusione
In conclusione, la riduzione in scala è un argomento fondamentale per la formazione dei bambini e una tecnica utile per rappresentare oggetti o luoghi su una scala più piccola rispetto alla loro dimensione reale. Comprenderne il significato e saperla applicare aiuterà i bambini a sviluppare le loro capacità logiche e di pensiero, nonché a prepararsi per ulteriori studi in discipline come la geografia, la matematica e la grafica.
Per aiutare i bambini a comprendere la riduzione in scala, è importante fornire loro esercizi e attività didattiche, video e schede didattiche, e sottoporli a una verifica per verificare che abbiano compreso il concetto. In questo modo, saranno in grado di affrontare con successo gli studi futuri e di utilizzare la riduzione in scala in modo efficace.
Suggerimento:
Per ampliare ulteriormente la comprensione dei bambini sulla riduzione in scala, potresti considerare di organizzare un’uscita didattica in cui visitare un luogo o un edificio e rappresentarlo su una mappa utilizzando la riduzione in scala. Questa esperienza pratica aiuterà i bambini a comprendere meglio il concetto e a metterlo in pratica in un contesto reale.
Potresti anche considerare di introdurre la riduzione in scala nell’ambito della geografia, facendo esempi pratici su come utilizzarla per rappresentare mappe geografiche. Ad esempio, potresti far disegnare ai bambini una mappa di una zona vicina alla scuola, utilizzando la riduzione in scala, e quindi confrontarla con una mappa reale per vedere se corrisponde. Questo aiuterà i bambini a comprendere il rapporto tra la scala e la rappresentazione della realtà.
Potresti considerare anche di introdurre la riduzione in scala nell’ambito della matematica, fornendo esempi di come utilizzarla per eseguire calcoli e rappresentare figure geometriche. Ad esempio, potresti far disegnare ai bambini una figura geometrica utilizzando la riduzione in scala e quindi farli eseguire dei calcoli sulle dimensioni della figura. Questo aiuterà i bambini a comprendere il rapporto tra la scala e le grandezze matematiche.
In sintesi, l’utilizzo della riduzione in scala in molte discipline e la sua applicazione in contesti pratici aiuteranno i bambini a comprendere meglio il concetto e a sviluppare le loro capacità di pensiero e di problem solving.

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