Matematica, l’approccio usato dai docenti è troppo astratto: meglio altri metodi, come quello finlandese. Sei d’accordo?

La matematica, così come viene insegnata nella scuola italiana, è troppo astratta? Questo è il motivo per cui molti studenti non riescono ad appassionarvisi? Viene percepita davvero come lontana e inutile? Si dovrebbe davvero prendere ispirazione dal metodo finlandese, di cui abbiamo parlato?

Secondo quanto emerso dal convegno “L’insegnamento della matematica: criticità, nuove sfide, idee”, svolto giovedì 23 marzo all’Accademia dei Lincei a Roma, una buona fetta delle responsabilità di questa vera e propria idiosincrasia nei confronti della matematica sarebbe delle scuole e i dei docenti della disciplina: perché la insegnano male dando troppo spazio a regole da imparare a memoria e poco a ragionamenti e concetti.

A sollevare l’accusa, oltre a Rosetta Zan (Associazione italiana di ricerca in didattica della matematica), è stato anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, per il quale “la matematica non è imparare a memoria delle formule, ma capire come applicarle. L’approccio didattico che

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