I docenti migliori vadano nelle scuole di periferia, troppo facile insegnare agli alunni bravi con “dietro” famiglie-bene: su Rai 5 ‘Il professore cambia scuola’
I docenti più bravi dovrebbero insegnare nelle scuole difficili e di periferia, magari negli istituti professionali: è troppo “facile” fare lezione agli studenti più bravi appartenenti a famiglie-bene. È molto più dura confrontarsi con allievi difficili e disinteressati allo studio, ad un passo dall’abbandono, appartenenti a contesti familiari a loro volta poco propensi ad investire nella formazione. A pensarla così sono diversi addetti ai lavori. E la storia dell’insegnante don Lorenzo Milani è esemplare per ricordarlo.
La realtà, però, spesso è ben diversa: nelle città italiane maggiori, almeno, gli insegnanti più esperti e navigati sono in alto numero concentrati nelle scuole e nei licei del centro, dove le sedi scolastiche sono più facilmente raggiungibili e i rapporti con le famiglie risultano meno problematici.
Il problema, però, non esiste solo in Italia. In Francia, ad esempio, un bravo insegnante che si sposta in una scuola