Si pubblicano sempre più libri, se ne leggono sempre meno
Caro Corriere,
Il 30 per cento dei libri pubblicati nel nostro Paese non vende nemmeno una copia. Siamo un popolo di grafomani che però legge poco. Si trova il tempo per scrivere, ma non per leggere. Dovrebbe essere il contrario. Senza contare il livello qualitativo.
Gabriele Salini
Caro signor Salini,
A quanto pare, quel 30 per cento è un dato non del tutto attendibile, ma resta vero che il mercato dei libri è il più perverso che si possa immaginare, specie in Italia dove se leggono sempre di più i pochi lettori forti, la quota percentuale generale scende al 40 per cento secondo gli ultimi dati Istat (cioè neanche un italiano su due legge un libro l’anno). Si pubblicano 60 mila nuovi titoli l’anno, ben sapendo che per lo più saranno in perdita. Il motto degli
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