Paulo Freire: la pratica del dialogo per combattere la pedagogia bancaria [INTERVISTA]
Sono trascorsi 102 anni esatti dalla nascita di Paulo Freire, ma il pensiero del grande pedagogista brasiliano è vivo più che mai.
Freire nasce in Brasile, a Recife, nella parte più povera del paese inizia a lavorare come insegnante di portoghese per i lavoratori del servizio nazionale dell’industria.
Nel 1964 viene cacciato dal Governo brasiliano come leader sovversivo e abbandona il paese iniziando a lavorare nella Guinea Bissau e in Europa.
Nel 1968 pubblica il suo libro più importante (La pedagogia degli oppressi) in cui mette in evidenza i temi più rilevanti della sua riflessione pedagogica e politica.
Come Don Milani anche Freire era convinto che fornire agli ai ceti sociali più svantaggiati gli strumenti per padroneggiare la lingua fosse assolutamente fondamentale non solo per consentire agli “oppressi” di riscattarsi ma anche per favorire il progresso dell’intera nazione.
Paulo Freire parlava di pedagogia critica volendo riferirsi proprio alla necessità di utilizzare il linguaggio parlato
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