Studentessa universitaria denuncia il suo ex datore di lavoro in nero: “Non è accettabile che si costringa la gente a scegliere tra un salario e i propri diritti, basta”
Di redazione
Emma Ruzzon, la rappresentante degli studenti universitari di Padova che si è fatta notare lo scorso gennaio con il suo intervento durante l’inaugurazione dell’801° anno accademico, torna alla ribalta con una denuncia pubblica.
Nel suo discorso, aveva toccato il tasto dolente dei problemi mentali e dell’emergenza suicidi tra gli studenti e i giovani. Recentemente, ha sollevato una nuova questione cruciale attraverso un video condiviso su Instagram.
La 23enne ha denunciato il suo ex datore di lavoro per lavoro in nero, mettendo in luce un problema endemico che affligge la gioventù italiana. Nel suo messaggio, Ruzzon ha rivolto un appello alla politica e a coloro che etichettano negativamente le nuove generazioni, sottolineando che il vero ostacolo è l’impiego non dichiarato. Quest’ultimo, infatti, nega i diritti fondamentali dei lavoratori come la copertura sanitaria, impone orari
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