“Meriggiare pallido e assorto” poesia di Eugenio Montale (scuola media), breve commento del maestro Ercole
La poesia riflette la concezione pessimistica della vita del poeta ed è vista come un percorso duro durante una giornata estiva “aspra e soffocante”. Risuona in questi versi tutta la malinconia dell’autore attraverso la metafora del paesaggio che gli procura un senso di abbandono. In lontananza il luccichio del mare simbolo dell’illusione di una felicità che non ci appartiene. La nostra esistenza è simile ad un muro che ha in cima “cocci aguzzi di bottiglia” che rendono aspro il nostro cammino.
(e. b.)
“Meriggiare pallido e assorto” poesia di Eugenio Montale
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