Anche i docenti hanno bisogno del “sostegno”, super impegnati tra didattica personalizzata e burocrazia infinita: il caso del consulente esterno di Cagliari
Con la scuola dell’autonomia, gli impegni degli insegnanti si sono allargati a macchia d’olio: oltre alle lezioni, devono preparare miriadi di programmazioni, assolvere a tanta burocrazia, fatta soprattutto di moduli da riempire, partecipare a riunioni continue, svolgere attività extra-didattica di vario genere, programmare e svolgere lezioni mirate ad alunni con disabilità e molto altro. Più di un docente ha ammesso che sarebbe opportuno un aiuto, un sostegno, per meglio gestire tutto questo. Solo che gli organici degli Uffici scolastici non prevedono figure di questo genere. Ecco che allora spunta “la consulente scolastica”: accade in Sardegna, a Cagliari, dove una studentessa universitaria di 22 anni, ha deciso di mettersi a disposizione per realizzare interventi didattici e anti-burocrazia per gli insegnanti in difficoltà.
La consulenza è ovviamente rivolta a maestri e professori della secondaria alle prese con documenti importanti da compilare, non sempre facili da riempire e gestire.