Ingiustizia salariale: l’incredibile trattamento dello stato ai lavoratori della scuola!
Il comunicato di ANCoDiS evidenzia una situazione preoccupante. È sorprendente che il 58,5% dei lavoratori non riceva alcun compenso per le attività aggiuntive svolte nell’anno scolastico 2022-2023.
Questo sembra indicare una mancanza di rispetto per il diritto al compenso, nonostante la quantità e la qualità del lavoro svolto. Il ritardo nei pagamenti da parte dello Stato è paragonato a quello di un cattivo datore di lavoro.
È fondamentale che il Ministero e i sindacati trovino una soluzione rapida per evitare che il personale scolastico si astenga dallo svolgere attività aggiuntive. Le conseguenze di tale situazione sulle singole scuole autonome potrebbero essere gravi. Speriamo in una risoluzione positiva per il bene del sistema educativo.
Il comunicato
ANCoDiS: l’intollerabile trattamento di Stato!
Siamo arrivati al mese di novembre e ormai prossimi alla definizione delle prossime contrattazioni di istituto nelle quali si stabilirà la ripartizione del fondo di istituto.
A tal proposito Ancodis ha lanciato un questionario sui pagamenti dei lavoratori per le attività aggiuntive dell’anno scolastico 2022-2023.
Lascia basiti che il 58,5% risponde NO, il 35,8% risponde SI e il 5,7% risponde di non avere alcuna notizia.
Quindi ci troviamo di fronte alla negazione del diritto al compenso seppur NON proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro espletato.
Lo Stato sembra comportarsi come un cattivo datore di lavoro che paga poco e in ritardo i suoi lavoratori.
Ci auguriamo che Ministero e sindacati trovino una rapida soluzione se non si vogliono indurre i collaboratori dei dirigenti scolastici, le figure di sistema, il personale non docente ad astenersi dallo svolgere le attività aggiuntive a partire dalle prossime settimane.
Possiamo solo immaginare cosa potrebbe accadere alle singole scuole autonome!
Ancodis
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