SpaceX, il razzo Starship per la prima volta raggiunge lo Spazio

Il secondo test di volo orbitale di Starship, il razzo più grande e ambizioso con cui l’azienda aerospaziale di Elon Musk sogna, un giorno, di portare l’uomo sulla Luna e poi su Marte, si è concluso con un successo a metà. Il booster di Starship, lanciato alle 14 (ora italiana) da Boca Chica, in Texas, è esploso in volo subito dopo la separazione, prima dell’ammaraggio.

L’astronave, invece, ha proseguito il suo volo raggiungendo per la prima volta lo Spazio. Ma poi anche il secondo stadio del razzo è esploso.

Il primo tentativo di volo orbitale, sette mesi fa, si era concluso con l’esplosione di Starship pochi minuti dopo il lancio.

Continua la lettura su: https://video.italian.tech/tech/spacex-il-razzo-starship-per-la-prima-volta-raggiunge-lo-spazio/4829/4994/?rss Autore del post: La Repubblica Fonte: https://www.repubblica.it

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Interrotto prima del previsto il volo di Starship

Aggiornamento delle 14:22 del 18 novembre: il razzo Starship è partito, la separazione (hot staging, vedi sotto) tra il primo e il secondo stadio è avvenuta regolarmente, ma subito dopo la separazione stessa, a circa 60 km di quota, il primo stadio è stato fatto esplodere per ragioni che non sono state ancora comunicate. Il secondo stadio ha proseguito regolarmente per alcuni minuti, dopodiché è stato fatto esplodere anch’esso. 
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SpaceX ha ottenuto l’approvazione dalla Federal Aviation Administration (FAA, l’autorità americana che detta fissa le regole in campo aerospaziale) per il prossimo lancio di Starship, il razzo più potente mai costruito. L’inizio della finestra di lancio è fissata per sabato 18 novembre alle 14:00 italiane, con una durata di due ore.
Il rapporto positivo della Fish and Wildlife Service sulla riserva naturale a Boca Chica, sede dei lanci, ha garantito l’approvazione per  il sistema di soppressione del rumore di lancio, che impiega enormi getti d’acqua. Il sistema sarà utilizzato fino a 30 volte all’anno, preservando l’equilibrio ambientale della laguna circostante. Il sistema di terminazione di volo è stato migliorato e già installato sulla superficie del razzo.Che numeri! L'”insieme” Starship (la navicella che in futuro ospiterè gli astroanuti destinati a tornare sulla Luna) più Super Heavy (il primo stadio) ha numeri da guinness dei primati: è il razzo più grande che sia stato mai costruito, alto come un grattacielo di 40 piani (circa 120 metri), ed è spinto da ben 33 motori Raptor a metano liquido e ossigeno liquido, nel primo stadio, capaci di garantire 74.500.000 Newton di spinta e 6 motori Raptor nel secondo, per una spinta di 14.700.000 Newton. 
Quando il primo stadio si separerà dal resto del razzo, verrà fatto rientrare in modo controllato: questa volta, per ragioni di sicurezza, non “punterà” verso la base di lancio ma in mare, a 36 chilometri al largo della costa del Texas. 
Il programma. Secondo il piano di volo, Starship dovrebbe sorvolare l’isola di Cuba, attraversare l’Oceano Atlantico e parte dell’Africa meridionale. Poi dovrebbe passare sull’oceano Indiano, sorvolare l’Indonesia e infine dovrebbe impattare in mare a nord delle Isole Hawaii, circa 90 minuti dopo il lancio. Starship non completerà dunque un’orbita completa.

Potrete seguire l’evento in diretta su Focus Tv in questa nostra pagina, Luigi Bignami condurrà la trasmissione con alcuni ospiti:

Filippo Maggi: Docente del Politecnico di Milano, esperto di propulsione spaziale, discuterà delle ragioni dietro l’esplosione nel tentativo precedente e delle modifiche apportate al Falcon Heavy e alla Starship, confrontando le tecnologie utilizzate.

Angelo Landolfi e Pantaleone Carlucci: Rispettivamente Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare e ingegnere del CNR, condivideranno esperienze e illustreranno gli esperimenti scientifici della missione Virtute-1 con Virgin Galactic. Anticiperanno anche la prossima missione Ax-3 dell’Aeronautica Militare verso la ISS.

Cesare Guaita: Biochimico e planetologo, parlerà delle scoperte su Marte grazie ai rover Perseverance e Curiosity, e all’elicottero Ingenuity, discutendo anche della missione spaziale della sonda Osiris Rex sull’asteroide Bennu e delle opportunità conoscitive.

Simone Iovenitti: Astrofisico dell’INAF Brera/Merate, esplorerà i risultati del JWST e le prospettive di Euclid.

L’evento promette di essere epico, con esperti di spicco che condivideranno conoscenze sulla ricerca spaziale e le sfide affrontate da SpaceX. Seguite la diretta per essere aggiornati su questo nuovo capitolo nella storia della conquista spaziale. Ricordiamo che l’attesissimo primo test di volo orbitale per la navicella Starship dello scorso 20 aprile 2023 (dopo un primo countdown interrotto prematuramente) si è concluso circa 4 minuti dopo il lancio, al momento della separazione tra primo e secondo stadio, con l’esplosione controllata del razzo stesso. In quella occasione SpaceX ha dichiarato che il volo di prova era stato un successo, in quanto ha trasmesso a terra dati preziosi sulle prestazioni dell’astronave per l’analisi da parte degli ingegneri, e avevano fatto il giro del mondo le immagini incredibili dei pesanti danni causati alla rampa di lancio, che hanno suggerito di rinforzare le infrastrutture.

Starship: Is it ultimately a success or failure?

Tutti coloro che hanno seguito la missione hanno visto il razzo alzarsi da terra con tutti i motori accesi, il distacco del razzo dall’astronave e l’accensione dei motori di Starship che è proseguita verso lo spazio. Ma hanno anche visto il Super Heavy, ossia il razzo vero e proprio, esplodere in cielo mentre stava ritornando a terra e la perdita di dati di Starship che (lo si è saputo dopo) era anch’essa esplosa sul Golfo del Messico. Missione riuscita? Missione fallita? O missione così e così? Gli aspetti positivi:

Il razzo Super Heavy ha funzionato perfettamente durante la fase di ascesa. Tutti i 33 motori Raptor si sono accesi e spenti come previsto, senza problemi (a differenza di quanto accaduto nel primo volo).
La separazione tra il razzo Super Heavy e la navicella Starship è avvenuta correttamente.
Starship ha raggiunto lo spazio, superando l’altitudine di 100 chilometri.

Quelli negativi:

Il razzo Super Heavy è esploso durante la fase di rientro.
La navicella Starship è esplosa prima di poter concludere la sua missione.

Oltre all’avvio completo dei 33 motori Raptor del Super Heavy Booster che, per la prima volta, sono rimasti accesi esattamente per il periodo previsto durante la salita, senza mostrare alcuna problematica, l’astronave ha dunque eseguito con successo la separazione dallo stadio principale. In quel momento si sono accesi con successo i sei motori Raptor del secondo stadio. Questa modalità di separazione non era mai stata sperimentata con Starship ed è stata eseguita con successo.
Successivamente il booster Super Heavy ha completato la prevista manovra di ribaltamento e ha avviato l’accensione di tre motori per frenare al discesa verso terra, ma subito dopo ha subìto un “rapido disassemblaggio non programmato”: dopo più di tre minuti e mezzo di volo il razzo è esploso a un’altitudine di circa 90 chilometri sopra il Golfo del Messico.
I sei motori Raptor del secondo stadio hanno spinto la navicella a un’altitudine di circa 150 chilometri e ad una velocità di circa 24.000 km/h.
L’esplosione. La conclusione del test di volo è arrivata quando la telemetria (ossia il sistema che trasmette i dati di un’astronave in volo) è stata persa, cioè si è interrotta, prima dello spegnimento dei motori, dopo più di otto minuti di volo.

SpaceX ha verificato che la distruzione era avvenuta in seguito ad un comando di autodistruzione sulla base dei dati disponibili a bordo del veicolo, ma al momento non è nota la motivazione.
A terra il sistema ad acqua per deflettere le fiamme dei motori di Starship in fase di partenza e altri aggiornamenti della base di lancio hanno funzionato come previsto, richiedendo un lavoro post-lancio minimo, per essere pronti per i prossimi test dell’astronave.
In sintesi. Il secondo volo di Starship è stato dunque un passo avanti importante nello sviluppo di questo veicolo spaziale. SpaceX ha dimostrato che è in grado di far funzionare il razzo Super Heavy e di separarlo correttamente dalla navicella Starship. Inoltre, Starship è riuscita a raggiungere lo spazio, un risultato che era stato raggiunto solo da poche altre astronavi.
Tuttavia, l’esplosione del razzo Super Heavy e della navicella Starship è un segno che SpaceX ha ancora molto lavoro da fare. L’azienda deve identificare la causa di queste esplosioni e apportare le modifiche necessarie per evitare che si ripetano.

SpaceX ha già annunciato che sta preparando il terzo test di volo di Starship. Questo test, che dovrebbe avvenire entro la fine del 2023, sarà fondamentale per dimostrare la capacità di Starship di raggiungere l’orbita terrestre e atterrare in sicurezza.
Se SpaceX sarà in grado di superare anche questo ostacolo, Starship sarà un veicolo spaziale rivoluzionario. Sarà in grado di trasportare carichi pesanti nello spazio, a costi molto inferiori rispetto ai veicoli spaziali attualmente in uso. L’obiettivo finale è quello di impiegare Starship per la missione che riporterà l’uomo sulla Luna, inizialmente programmata per il 2024 ma quasi certamente destinata a slittare nel tempo.

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