Capodanno: paese che vai, usanze che trovi
IL CAPODANNO : UN PO’ DI STORIA
L’usanza di festeggiare il Capodanno risale all’epoca dei babilonesi.
Questi lo festeggiavano allo scoccare dell‘equinozio di primavera, attraverso la restituzione degli attrezzi agricoli ricevuti in prestito quale proposito positivo per l’annata in arrivo.
Nel 46 a.C. Giulio Cesare dettò, poi, il passaggio al calendario giuliano.
La festa, che per gli antichi romani aveva lo scopo di celebrare il dio Giano (probabilmente la divinità principale del pantheon in epoca arcaica), iniziò così a cadere tra il 31 dicembre e il 1° gennaio.
Durante il Medioevo ci fu, nuovamente un cambiamento: la maggior parte dell’Europa cristiana scelse il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione, come inizio dell’anno nuovo.
Il calendario gregoriano, introdotto nel 1582 da parte di Papa Gregorio XIII, ripristinò il primo gennaio come giorno di Capodanno.
Questa riforma fu gradualmente adottata in tutta Europa : la Scozia nel 1660, la Germania e la Danimarca intorno al 1700, l’Inghilterra nel 1752 e la
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