Pandoro Ferragni, Lucarelli e il caso simile delle bambole: i ricavi sarebbero dovuti andare ad un’associazione antibullismo
La giornalista Selvaggia Lucarelli, colei che per prima ha denunciato incongruenze relative alla vendita del pandoro rosa di Chiara Ferragni e gli effettivi soldi dati in beneficienza, in un articolo pubblicato oggi su Il Fatto Quotidiano, ha sollevato un’altra questione.
Si tratta della vendita, nel 2019, della famosa bambola con le sembianze dell’imprenditrice digitale. Il ricavato, fa notare la giornalista, doveva andare ad una associazione statunitense contro il bullismo, fenomeno che vede come teatro, nella maggiori parte dei casi, proprio la scuola. Quest’ultima, continua Lucarelli, affermerebbe di non aver ricevuto nulla.
L’azienda della Ferragni, adesso indagata per truffa aggravata per il caso del pandoro dopo la multa dell’Antitrust, invece, sostiene di aver devoluto all’associazione le vendite dal loro sito. La giornalista fa così notare quanto l’operazione non sia così trasparente; non si sa infatti che fine avrebbero fatto i ricavi derivanti dalle vendite
Continua la lettura su: https://www.tecnicadellascuola.it/pandoro-ferragni Autore del post: Fonte: