Nevediversa 2024: la top ten delle buone pratiche per la montagna

In montagna, complice l’accelerata della crisi climatica, nevica sempre di meno. Il risultato è che gli oltre 5mila km di piste da sci italiane – 5.771 quelli sulle Alpi italiane e 710 km quelli sugli Appennini – vivono soprattutto grazie all’innevamento artificiale, una pratica insostenibile che comporta ingenti consumi d’acqua, d’energia e di suolo in territori di pregio naturalistico. Eppure, ripensare il turismo montano invernale in chiave sostenibile, andando oltre la monocultura dello sci in pista, è qualcosa di possibile da realizzare. Lo dimostra la top ten delle 10 best pratices che Legambiente, in vista della giornata mondiale della neve, presenta e racconta oggi con un’anteprima del report Nevediversa 2024 in uscita in primavera.

Dieci storie che arrivano dalle Alpi, incluse quelle svizzere e austriache, e dalla dorsale appenninica e che ci parlano di un nuovo modello di abitare e vivere la montagna nel pieno dell’era dei cambiamenti climatici e dove

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Gli Appennini: Schede Didattiche per la Scuola Primaria

Se siete un insegnante alla ricerca di risorse educative per insegnare ai vostri studenti la geografia italiana, siete nel posto giusto!
In questo articolo, esploreremo le meraviglie degli Appennini, una catena montuosa che attraversa la penisola italiana, attraverso schede didattiche appositamente sviluppate per la scuola primaria. Queste schede didattiche offrono un modo divertente e coinvolgente per introdurre i bambini alla geografia italiana e alla bellezza naturale degli Appennini.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “Gli Appennini: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Geografia per bambini.“.
Introduzione agli Appennini
Gli Appennini sono una catena montuosa che si estende per circa 1.200 chilometri lungo la penisola italiana. Questa catena montuosa è una caratteristica geografica fondamentale dell’Italia e offre una grande varietà di paesaggi, habitat e opportunità di apprendimento. Con le schede didattiche che seguiranno, i bambini avranno l’opportunità di esplorare questo straordinario ambiente naturale.
Perché studiare gli Appennini?
Studiare gli Appennini è importante per diverse ragioni:

Conoscenza Geografica: Gli Appennini sono parte integrante della geografia italiana. Imparare su di essi aiuta i bambini a comprendere meglio la topografia del loro paese.

Consapevolezza Ambientale: Gli Appennini ospitano una ricca varietà di flora e fauna. Studiarli aiuta i bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza dell’ambiente naturale e dell’importanza della sua conservazione.

Cultura e Tradizione: Gli Appennini sono strettamente legati alla cultura e alla storia italiane. Questa catena montuosa ha influenzato la vita delle comunità locali nel corso dei secoli.

Attività Ricreative: Gli Appennini offrono numerose opportunità per attività all’aria aperta come l’escursionismo e lo sci. Conoscere questa regione può ispirare l’amore per la natura e lo sport.

Schede Didattiche sugli Appennini
Scheda 1: Introduzione agli Appennini
Obiettivo: Introdurre gli studenti agli Appennini e alla loro posizione geografica.
Attività: Gli studenti completeranno una mappa dell’Italia evidenziando la posizione degli Appennini e identificando alcune delle sue vette più famose.
Scheda 2: Flora e Fauna degli Appennini
Obiettivo: Approfondire la comprensione della biodiversità degli Appennini.
Attività: Gli studenti creeranno un album di immagini raffiguranti piante e animali che si possono trovare nella regione degli Appennini.
Scheda 3: Comunità degli Appennini
Obiettivo: Esplorare la vita nelle comunità situate lungo la catena montuosa.
Attività: Gli studenti condurranno ricerche su alcune delle città e dei villaggi più noti degli Appennini, scoprendo le loro tradizioni e la vita quotidiana.
Scheda 4: Esplorare gli Appennini
Obiettivo: Promuovere l’interesse per le attività all’aperto e l’esplorazione della natura.
Attività: Gli studenti pianificheranno un’escursione immaginaria sugli Appennini, prendendo in considerazione la sicurezza e l’ambiente circostante.
Conclusioni
Studiare gli Appennini può essere un’esperienza educativa entusiasmante per i bambini. Questa catena montuosa offre una vasta gamma di opportunità di apprendimento, dalla geografia alla biologia, dalla cultura alla storia. Utilizzando le schede didattiche sopra menzionate, potete rendere l’apprendimento degli Appennini coinvolgente e informativo per i tuoi studenti.
La conoscenza della geografia italiana, in particolare degli Appennini, è un patrimonio importante che può ispirare generazioni future a preservare e valorizzare la bellezza naturale del nostro paese. Buon insegnamento e buon viaggio di apprendimento attraverso gli Appennini!

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “Gli Appennini: Schede Didattiche per la Scuola Primaria, Geografia per bambini” (PASS), basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

La forza della poesia.

Gli alunni della scuola secondaria di primo grado, all’interno del progetto lettura d’Istituto, hanno celebrato la Poesia attraverso numerose iniziative: reading letterari, incontri in biblioteca, laboratori creativi di lettura e di scrittura. 

Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 per promuovere la poesia, sia in quanto espressione artistica sia come strumento di dialogo tra culture.

Quattro giorni dopo, il 25 marzo, in Italia si festeggia il Dantedì, la giornata lanciata da Paolo Di Stefano sul “Corriere della Sera” e istituita nel 2020 per celebrare Dante Alighieri.

Due appuntamenti che esortano a prestare attenzione a una forma di scrittura che attraversa la storia dell’umanità e accompagna anche il nostro tempo distratto e sempre di fretta. 

Consapevoli dell’importanza della poesia quale ponte tra emozioni e parole gli alunni dell’I.C. “Antonio Gramsci” hanno dedicato il mese di marzo a celebrare la scrittura in versi.

La poesia abita in ognuno di noi anche se spesso trascuriamo la sua forza e il suo vigore capace di trasformare in voce le cose. 

Numerose le attività alle quali gli alunni hanno potuto partecipare. Nella Biblioteca Scolastica, ad esempio, hanno potuto trovare un’ampia selezione di libri, di albi illustrati, di saggi e di riviste che hanno offerto loro numerosi spunti per parlare di poesia.

I ragazzi hanno sfogliato i libri a loro disposizione, hanno letto le poesie e scelto alcuni versi più significativi che poi hanno trascritto su strisce ricavate dalle pagine di quotidiano.

Infine hanno donato le strisce poetiche agli altri alunni, al personale scolastico ed anche all’esterno della scuola, a parenti ed amici.  

Tra le attività proposte tra gli alunni ha trovato grande favore anche la ricerca della poesia nascosta con il metodo caviardage. 

Il testo proposto questa volta è stato quello della canzone di Martina Attili “Cherofobia” che ha guidato i ragazzi a riflettere sulle proprie paure, anche quella di essere felici. 

Tra i testi selezionati e proposti dalla professoressa Barbara Pedrazzi, referente del progetto lettura d’Istituto, l’albo illustrato Voglio scrivere una poesia di Bernard Friot con le illustrazioni di Arianna Papini ha spinto, invece, a trovare la poesia nelle piccole cose.

Il testo poetico che non affronta grandi temi né vuole trasmettere messaggi impegnati, sceglie di raccontare la poesia della quotidianità, la meraviglia che sta nelle piccole cose e la bellezza dei riferimenti che ogni giorno arricchiscono la nostra vita.

Tutto ciò che ci circonda è poesia, anche un volto come racconta Julie Morstad nell’albo Ogni viso è una poesia. L’autrice ci conduce ad un’esplorazione poetica e insieme giocosa di occhi, nasi, bocche, ciglia, lentiggini e tutti quei segni che rendono unico ogni individuo.

Guardare meglio, questo è l’invito del libro, guardare con più attenzione alla varietà che ci circonda, alla ricchezza delle differenze e delle sfumature emotive che i volti raccontano. “Forse il viso è come una finestra… Mostra quello che abbiamo dentro”, E dietro ognuno dei visi che popolano l’universo si nasconde un segreto, speciale nella sua unicità.

Le attività di poesie a ricalco, invece, che hanno coinvolto e divertito gli alunni hanno preso avvio dalla lettura del libro Canti dell’inizio canti della fine di Bruno Tognolini e Silvia Vecchini, edita da Topipittori con le illustrazioni discrete e perfette di Giulia Orecchia.

Ad ogni apertura l’inizio a sinistra ci regala la lingua ritmata e pregna di Tognolini con il suo tamburo a combustione metrica, e a destra la lingua sciolta e densa di Silvia Vecchini pronta a sorprendere con tagli di verso significanti e significativi.

Quella di Tognolini e Vecchini è come sempre una poesia delle piccole cose che si porta dentro quelle grandi, quelle esistenziali; ogni piccola fine e ogni piccolo inizio sono segno, simbolo e avvertimento ma anche preparazione agli inizi e alle fini più grandi.

In questa giornata, nata proprio con l’intento di promuovere il dialogo interculturale dei popoli, di andare oltre i confini, le lingue e le differenze, non potevamo non dedicare un ricordo ad Alda Merini nata appunto il 21 marzo. 

E proprio nella poesia “Sono nata il ventuno a primavera”, contenuta nella raccolta “Vuoto d’amore” (Einaudi, 1991), la poetessa, o meglio poeta come preferiva essere chiamata, celebra la propria data di nascita ma non solo; sembra concentrare in un breve componimento di soli nove versi tutto il significato della propria esistenza e la capacità di leggere la realtà attraverso la sua poesia.

Concludendo possiamo affermare che la poesia, così come la lettura, non deve rappresentare un evento all’interno della nostra vita ma una presenza quotidiana che è in mezzo a noi non solo il 21 marzo ma ogni giorno e ci aiuta ad ascoltare il suono delle parole. 

 Le immagini dei minori pubblicate su questo blog sono utilizzate in conformità con il consenso fornito all’inizio dell’anno scolastico dai genitori o dai tutori legali degli studenti, disponibile al link  https://icgramsciaprilia.edu.it/privacy/435-liberatoria-per-utilizzo-immagini come previsto dalle normative GDPR e dalla legge italiana sulla privacy.

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