Salis fu assolta. Anzi, fermò le violenze contro il banchetto della Lega

Oltre a trovarsi in carcere a Budapest da quasi un anno con l’accusa di aver assalito due neonazisti nella Capitale ungherese, la 39enne è stata accusata da Matteo Salvini di essere stata coinvolta in un’aggressione a due militanti leghiste, avvenuta a Monza nel 2017. 

Che è una stranezza questo ricordo, perché sia l’avvocato difensore della maestra, sia la giudice del tribunale di Monza, hanno dichiarato che Salis ha impedito che le violenze contro il banchetto della Lega proseguissero. Anzi, aggiunge la giudice che ricorda bene: la Salis aveva messo il “braccio dietro la schiena ad un giovane che aveva appena buttato a terra la bandiera leghista, come ad invitarlo a proseguire nel corteo. 

Lo racconta La Presse che ha sentito la giudice e che riporta la sentenza del 1° dicembre 2023, attraverso la quale la 39enne, assieme ad altri tre coimputati, tutti accusati di violenza privata e danneggiamento, è stata assolta per non aver commesso il fatto.

Secondo la sentenza,

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