Lucilla Sioli, l’ideatrice dell’AI ACT: “Un lungo lavoro su una scatola nera”
La persona più influente in Europa nell’ambito dell’intelligenza artificiale è una donna. Ed è italiana. Si chiama Lucilla Sioli, è la policy maker a capo dell’AI ACT, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, il primo complesso di regole al mondo, quello che sta ispirando tutti gli altri Paesi. “Si tratta di una legge che è innovation friendly. Le regole sono commisurate ai rischi”.
Economista, esperta di digitale e dei suoi risvolti sociali, Sioli vive e lavora a Bruxelles alla Commissione Europea da oltre 20 anni. Laurea in scienze politiche alla Cattolica di Milano. Qui si innamora dell’economia, poi fa un dottorato. PhD all’estero in economia industriale. Entra alla Commissione a Bruxelles con un contratto temporaneo. Doveva rimanerci pochi mesi e invece fa il concorso, lo vince e dalla Commissione Europea non esce più.
“Faccio il lavoro più bello del mondo. E se tornassi indietro, rifarei tutto”. Promuove l’intelligenza artificiale in Europa
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