Alla scoperta di nuove piante invasive grazie ai giardinieri

Se ne occupano per mestiere: innaffiano, potano, tagliano, cambiano la terra, all’occorrenza trattano. Le piante sono pane quotidiano per i giardinieri, e proprio dalla loro grande esperienza di osservatori e gestori di diversi patrimoni botanici, è nata l’idea di alcuni ricercatori di sfruttarli come sentinelle per identificare potenziali specie invasive. Un team di scienziati della University of Reading e della Royal Horticultural Society ha indagato, infatti, grazie ad alcuni giardinieri britannici, la presenza di piante potenzialmente invasive tra quelle ornamentali solitamente maneggiate. Identificando “soggetti a rischio”, spiegano sulle pagine della rivista NeoBiota.
I giardinieri, scrivono in apertura del loro articolo, sono tanti – solo in Gran Bretagna se ne stimano 30 milioni – e il loro lavoro potrebbe essere utile anche ai ricercatori. È con questo in mente che gli scienziati hanno condotto due survey per identificare attraverso giardinieri amatoriali e professionisti quelle piante che mostravano un comportamento più invasivo. Chiedere
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