Compiti a casa, necessari e non inutili, anche in tempi di Intelligenza artificiale

Non è certo un dibattito nuovo, anche se qualcosa è cambiato.

Stiamo parlando dei compiti a casa. E’ giusto assegnarli o si possono lasciare i ragazzi liberi di passare i pomeriggi come meglio credono (o a svolgere altre attività para-scolastiche speso imposte dalla scuola). Qualcuno (i più ‘avanguardisti’) arriva a definirli non solo inutili e non controllabili, ma addirittura dannosi controproducenti. Un ostacolo, insomma, per l’apprendimento.

Altri, più contenuti e misurati, si limitano a sottolinearne l’inutilità, visto che, adesso, basta un colpo di ‘mouse’ o di intelligenza artificiale e l’allievo si trova i compiti perfettamente svolti, in pochi secondi. A questo punto gli educatori più moderni invocano l’adozione della didattica capovolta, o flipped classroom (non si può fare a meno dell’inglese!).

Quindi lezione a casa, in autonomia, tramite video, internet, collegamenti informatici o testi proposti dal docente e studio, svolgimento di esercizi (compiti) o verifiche a scuola, da soli o

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