Un cattivo capo rende i suoi dipendenti peggiori? Dipende…

Più un capo non ci sa fare, e più chi lavora per lui renderà meno. È vero soprattutto per i dipendenti ambiziosi: chi considera prioritari avanzamento di carriera o incentivi economici viene demotivato da un capo aggressivo, che critica in modo non costruttivo, valorizza poco e non riconosce meriti. L’ha concluso uno studio dell’Università dell’Illinois, a Chicago, intervistando dipendenti e supervisori di 42 aziende. Sorprendentemente, una leadership scorretta non ha lo stesso effetto sui dipendenti che non aspirano a promozioni ma ritengono più importanti la sicurezza e la stabilità del proprio incarico: anche quando subiscono un cattivo capo, investono energie con responsabilità sul lavoro.

Bonus e licenziamenti. Quanto accade si spiega con il fatto che al diretto superiore viene attribuito il potere di decidere bonus e promozioni. Di conseguenza, se non c’è un buon rapporto, gli ambiziosi perdono la speranza di ottenere ciò che desiderano e, con ciò, anche l’interesse per il lavoro. Invece, chi punta a mantenere degnamente il proprio ruolo di solito non ha motivo di sentirsi minacciato dal capo perché i licenziamenti, in genere, richiedono l’intervento delle risorse umane o di manager di grado superiore.

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