“Così produciamo il riso biologico e facciamo anche a meno della plastica”

“È una falsità affermare che il riso biologico è più buono di quello normale, sotto il punto di vista sensoriale e culinario, poiché la differenza sostanziale è nella quantità di residui chimici dovuti alla lavorazione. Nel bio sono assenti, in quelli convenzionali la legge prevede soglie da rispettare. Lo stesso vale per i relativi terreni”, confida a Green&Blue uno dei produttori leader del settore, Giovanni Vignola di Riso Vignola. “Il mio avo Giovanni Vignola ha fondato l’azienda nel 1880 a Balzola (AL); mio figlio sarà la sesta generazione. Coltiviamo tutte le varietà di riso italiane Arborio, Carnaroli, Originario e tanti altri, che lavoriamo per i nostri marchi e per conto terzi. Oggi la priorità è nella cura della coltivazione e l’innovazione industriale che assicura la qualità biologica”, sottolinea l’imprenditore.
Al netto dei cosiddetti test alla cieca, che in Vignola si fanno costantemente per valutare anche la concorrenza, quel che dovrebbe far
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