Nelle Marche nasce l’acquedotto antisismico: “Progetto apripista per colmare gravi lacune”

Per preservare una risorsa essenziale come l’acqua c’è bisogno di infrastrutture efficienti. E in Italia, territorio dove i terremoti sono frequenti e diffusi, la realizzazione di acquedotti antisismici è un tassello indispensabile per assicurare al Paese una distribuzione capillare e senza sprechi delle risorse idriche. È con questa premessa che la presentazione del nuovo “Anello Acquedottistico Antisismico dei Sibillini”, fatta oggi a Roma con un convegno che si è tenuto all’università La Sapienza, è diventata occasione per riflettere sulla prevenzione in generale e su quanto si sta realizzando nei Sibillini.
L’opera servirà il territorio delle province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e una porzione di quella di Ancona. Si tratta del rifacimento dell’acquedotto del Pescara, fatto a pezzi in più riprese nel corso dei terremoti del 2016-2017, oltre che nei precedenti, e sempre rifatto alla meglio, con interconnessioni in altre aree. L’acquedotto servirà 134 comuni marchigiani in 4 delle 5
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