Intelligenza artificiale ed istruzione, un processo da governare e non da subire
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente articolo di Gennaro Palmisciano, dirigente Ispettore Tecnico del MIM, su rischi e benefici dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nel nostro sistema scolastico.
È recente la notizia di un’intera classe che nel fine settimana aveva svolto un compito scritto ricevuto per casa su ChatGPT. Il docente si era reso conto della variazione di stile, per svolgimenti perfetti, e aveva chiesto agli alunni di integrare verbalmente ponendo alcune domande, con esiti “drammatici”: non sono stati in grado neanche di leggere e capire il testo che avevano consegnato. La soluzione trovata da quel docente mi sembra una buona idea. Ma le questioni sono di più vasta portata.
Il problema non è solo come controllare la veridicità di un testo generato da ChatGPT.
L’uso massiccio dell’intelligenza artificiale (IA o AI) implica gravi rischi connessi, per esempio, al trattamento dei dati personali e ad un aumento di produttività con pochi precedenti
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