Norvegia, rilevate radiazioni nucleari: di che cosa si tratta

“La Dsa ha recentemente misurato livelli molto bassi di iodio radioattivo (l-131) presso la stazione di filtraggio dell’aria a Tromsø. Le misurazioni sono state effettuate nella settimana dal 21 al 26 marzo 2024″. È il laconico incipit del comunicato della Autorità per la sicurezza nucleare norvegese (Dsa), che, nonostante le rassicurazioni, ha messo in allarme mezza Europa. Un riflesso condizionato, quando ci sono di mezzo i termini “radiattivo” e “nucleare”. Ma vediamo di capirne di più.
L’isotopo Iodio 131
È appunto un isotopo instabile dell’elemento chimico Iodio: nel suo nucleo ci sono 53 protoni e e 78 neutroni, contro i 74 neutroni della versione stabile (Iodio 127). Il decadimento, cioè la trasformazione dello Iodio 131 in Xenon 131(54 protoni e 77 neutroni) è all’origine della sua radioattività: nel processo un neutrone si trasforma in protone con l’emissione di raggi beta (tipicamente un elettrone) ad alta energia. Le particelle beta penetrano
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