Per un’educazione civica inclusiva
Il punto sulla situazione degli alunni stranieri nella scuola italiana. L’auspicio è che se ne discuta a scuola nel quadro di un’autentica educazione civica inclusiva.
Sul quotidiano la Repubblica in data 8 aprile 2024 un taglio basso di Adriana Buffardi è intitolato “Se la scuola diventa intollerante”. L’articolo prende spunto dalla decisione presa dal Consiglio d’Istituto di una scuola italiana: tenere chiusa la scuola il 10 aprile in occasione della fine del Ramadan, data la presenza di alunni arabi e mussulmani.
Il Presidente Sergio Mattarella ha espresso apprezzamento per la decisione. Anche Papa Francesco ha più volte ribadito la necessità dell’accoglienza degli alunni stranieri ai fini della loro integrazione e nel rigetto di ogni discriminazione. Le figure del Presidente e del Papa sono di tale autorevolezza sui rispettivi piani etico e religioso da collocarsi al di sopra di ogni misera polemica. Ciò in nome dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana da una parte e della pari dignità di ogni credo religioso dall’altra.
È bene anche precisare che la decisione della chiusura è stata presa nel quadro dell’autonomia scolastica, utilizzando uno dei giorni a disposizione in considerazione di motivi didattici.
Tuttavia su Il Fatto quotidiano del precedente 5 aprile era stato pubblicato un articolo di Alex Corlazzoli dall’eloquente titolo In Italia dirigenti scolastici e docenti non valgono più nulla: decidono tutto i politici. Ciò perché in un’altra comunità scolastica la Dirigente scolastica in seguito alle pressioni politiche si era sentita costretta a ritirare una circolare prima diramata con
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