Creme solari bocciate dal punto di vista ambientale: i consigli per sceglierle
La bella stagione è in arrivo, portando con sé voglia di sole e di tintarella. Proprio ora l’associazione Altroconsumo, che di recente ha analizzato in laboratorio 12 creme solari per il viso, mette in guardia i consumatori. Dal punto di vista qualitativo, risultano, infatti, bocciati cinque prodotti, che proteggono meno di quanto indicato sull’etichetta. Va peggio, molto peggio, sul fronte ambientale, dove i respinti salgono a quota 11, con risultati deludenti su tutti i parametri considerati, tra cui formulazione, caratteristiche dell’imballaggio primario (flacone) e secondario (scatola), residui che restano nel contenitore. Semaforo verde solo per Avène, l’unica ad aver raggiunto la sufficienza.
Creme a tonnellate
Secondo uno studio pubblicato nel 2015 su Archives of Environmental Contamination and Toxicology, ogni anno circa 14mila tonnellate di creme solari finiscono nelle acque tropicali. Per quanto riguarda il Mediterraneo ci sono meno dati a disposizione, ma una ricerca dell’Università di Cantabria, in Spagna, ha
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