La selva oscura di Dante esiste: la Faggeta del Monte Cimino
A nord di Roma, a un’ora di distanza, c’è il più impenetrabile e magico dei boschi italiani.
E’ una faggeta.
Si trova sul Monte Cimino “(1.053 m s.l.m.) ed è la cima più alta della catena dell’Antiappennino laziale dei Monti Cimini, e di tutta la provincia di Viterbo.”
E’ stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2017 ed è situata nel cuore della Tuscia Viterbese.
Questa faggeta è un habitat importante per una varietà di animali, tra cui cervi, caprioli, cinghiali e volpi.
UN PO’ DI STORIA
Della Faggeta Vetusta si legge una minuziosa descrizione nell’opera sulla storia di Roma “Ab urbe condita” di Tito Livio: “A quei tempi la Selva Ciminia era più impervia e spaventosa di quanto siano apparsi, in tempi recenti, i boschi della Germania (…)nessuno fino ad allora aveva osato avventurarvisi, nemmeno i mercanti”.
Quindi, questa formazione boschiva, non era ben vista dai romani che la consideravano impervia, spaventosa, difficile da attraversare, una vera e propria “selva oscura“.
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