Cattiva condotta scientifica in ambito umanistico

Nonostante sia meno discussa, la cattiva condotta in ambito umanistico è incentivata dagli stessi meccanismi che vigono per quello scientifico, e ormai comincia anche ad avvalersi degli stessi stratagemmi e a produrre un pari livello di inquinamento di quanto pubblicato

Ho partecipato ieri a una discussione molto interessante, tenutasi presso il Cnr, sul problema della sempre maggiore contaminazione della letteratura scientifica a causa di varie forme di cattiva condotta, che, grazie anche alle ultime tecnologie di intelligenza artificiale generativa, stanno producendo una montagna di carta straccia fatta passare per lavoro di ricerca.

  

Fra le questioni che sono state sollevate, una è ricorrente, ed è più o meno la seguente: considerato l’ampia disponibilità di informazioni sulla violazione dell’integrità scientifica nelle pubblicazioni del settore, cosa possiamo dire circa il settore umanistico? Qual è lo stato dell’arte, e vi è anche lì un impatto delle stesse pratiche fraudolente, oppure le materie prettamente umanistiche sono più al sicuro e meno appetite dai frodatori accademici e dalle compagnie che per denaro si propongono di assecondarne i bisogni?

  

Vorrei rimediare al fatto che ieri non ho avuto il tempo di fare qualche esempio, per proporne uno specifico, tratto dalle analisi che, insieme ad altri, sto conducendo sugli sviluppi più recenti.

   

L’intelligenza artificiale generativa, come è noto, è arrivata alla conoscenza del pubblico quando strumenti per ottenere testi più o meno elaborati e di livello più o meno buono sono stati messi a disposizione di tutti.

  

Inevitabilmente, questi strumenti possono essere usati anche per generare simulacri di articoli originali, che un autore può poi sottomettere per la pubblicazione, sperando che la cosa passi inosservata; e questo vale tanto per l’ambito scientifico che per quello umanistico. Anzi, per le materie umanistiche, in generale, la cosa può considerarsi tecnicamente più semplice, visto che si richiede solo un testo, ma non un insieme di dati coerenti con quello.

  

Per comprendere di cosa sto parlando, consideriamo una rivista di ambito prettamente umanistico, quale ad esempio quella denominata “International Journal for the Semiotics of Law – Revue internationale de Sémiotique juridique”. Si tratta di un giornale edito da Springer, e dunque non rientrante nel novero della cosiddetta “editoria predatoria”; una rivista cioè che dovrebbe avere uno standard qualitativo buono, e che, presumo, gode di un certo nome fra gli esperti umanisti del settore.

Il 17 dicembre 2023, tale rivista ha pubblicato un articolo intitolato “The Name is the Meaning: Language Used for the So-Called ‘MENA’”, firmato dalla dottoressa Patrizia Rinaldi dell’università di Granada.

Nella quarta sezione di questo articolo, in chiusura, troviamo una frase piuttosto curiosa, che si conclude così: “but as of my last knowledge update in September 2021, comprehensive immigration reform had not been enacted.”

  

Questa, come sanno tutti quelli che hanno qualche familiarità con ChatGPT, è la tipica interiezione dovuta all’uso di uno strumento di intelligenza artificiale generativa, che, quando deve fornire informazioni circostanziate su un problema specifico, sottolinea lo stato di avanzamento del set di dati sul quale è stato effettuato l’addestramento. Un autore umano non scriverebbe mai un articolo a fine 2023, specificando di conoscere le cose solo fino a settembre 2021; la cosa appare quindi anche ridicola, se non fosse la spia evidente di quanto cerco di sostenere – cioè del fatto che se uno strumento è disponibile e vi è un incentivo al suo uso, la differenza fra settori scientifici e umanistici non è attesa.

    

Naturalmente, non si tratta di un caso unico; io ed altri nel mondo abbiamo individuato centinaia di articoli, anche di area umanistica e anche pubblicati su riviste prestigiose, per i quali è evidente l’uso di ChatGPT nella composizione del testo. Se e quanto siano state violate le regole di buona condotta e integrità, bisogna stabilirlo caso per caso, e non intendo sbilanciarmi in merito per quel che riguarda l’esempio qui discusso; sta di fatto, tuttavia, che l’uso di ChatGPT per generare manoscritti da sottoporre alle riviste scientifiche è equivalente in ogni area accademica, e sta di fatto che il plagio – una delle più diffuse forme di cattiva condotta in ambito umanistico – non potrà che essere rapidamente sostituito da comportamenti quali quello illustrato, considerato che i secondi, al contrario del primo, sono molto più difficilmente rilevabili.

   

Di fronte alla crisi costituita dall’emergere di un mercato di strumenti, aziende e individui che forniscono strumenti per rendere efficiente la produzione di falsi e più difficile la loro scoperta, non vi è porto sicuro; la ricerca di soluzioni riguarda per questo tutti, senza distinzioni settoriali e senza presunzioni di maggiore o minore “pulizia” di certe aree.

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Nonostante sia meno discussa, la cattiva condotta in ambito umanistico è incentivata dagli stessi meccanismi che vigono per quello scientifico, e ormai comincia anche ad avvalersi degli stessi stratagemmi e a produrre un pari livello di inquinamento di quanto pubblicato

Ho partecipato ieri a una discussione molto interessante, tenutasi presso il Cnr, sul problema della sempre maggiore contaminazione della letteratura scientifica a causa di varie forme di cattiva condotta, che, grazie anche alle ultime tecnologie di intelligenza artificiale generativa, stanno producendo una montagna di carta straccia fatta passare per lavoro di ricerca.  

Fra le questioni che sono state sollevate, una è ricorrente, ed è più o meno la seguente: considerato l’ampia disponibilità di informazioni sulla violazione dell’integrità scientifica nelle pubblicazioni del settore, cosa possiamo dire circa il settore umanistico? Qual è lo stato dell’arte, e vi è anche lì un impatto delle stesse pratiche fraudolente, oppure le materie prettamente umanistiche sono più al sicuro e meno appetite dai frodatori accademici e dalle compagnie che per denaro si propongono di assecondarne i bisogni?

  

Vorrei rimediare al fatto che ieri non ho avuto il tempo di fare qualche esempio, per proporne uno specifico, tratto dalle analisi che, insieme ad altri, sto conducendo sugli sviluppi più recenti.

   

L’intelligenza artificiale generativa, come è noto, è arrivata alla conoscenza del pubblico quando strumenti per ottenere testi più o meno elaborati e di livello più o meno buono sono stati messi a disposizione di tutti.

  

Inevitabilmente, questi strumenti possono essere usati anche per generare simulacri di articoli originali, che un autore può poi sottomettere per la pubblicazione, sperando che la cosa passi inosservata; e questo vale tanto per l’ambito scientifico che per quello umanistico. Anzi, per le materie umanistiche, in generale, la cosa può considerarsi tecnicamente più semplice, visto che si richiede solo un testo, ma non un insieme di dati coerenti con quello.

  

Per comprendere di cosa sto parlando, consideriamo una rivista di ambito prettamente umanistico, quale ad esempio quella denominata “International Journal for the Semiotics of Law – Revue internationale de Sémiotique juridique”. Si tratta di un giornale edito da Springer, e dunque non rientrante nel novero della cosiddetta “editoria predatoria”; una rivista cioè che dovrebbe avere uno standard qualitativo buono, e che, presumo, gode di un certo nome fra gli esperti umanisti del settore.

Il 17 dicembre 2023, tale rivista ha pubblicato un articolo intitolato “The Name is the Meaning: Language Used for the So-Called ‘MENA’”, firmato dalla dottoressa Patrizia Rinaldi dell’università di Granada.

Nella quarta sezione di questo articolo, in chiusura, troviamo una frase piuttosto curiosa, che si conclude così: “but as of my last knowledge update in September 2021, comprehensive immigration reform had not been enacted.”

  

Questa, come sanno tutti quelli che hanno qualche familiarità con ChatGPT, è la tipica interiezione dovuta all’uso di uno strumento di intelligenza artificiale generativa, che, quando deve fornire informazioni circostanziate su un problema specifico, sottolinea lo stato di avanzamento del set di dati sul quale è stato effettuato l’addestramento. Un autore umano non scriverebbe mai un articolo a fine 2023, specificando di conoscere le cose solo fino a settembre 2021; la cosa appare quindi anche ridicola, se non fosse la spia evidente di quanto cerco di sostenere – cioè del fatto che se uno strumento è disponibile e vi è un incentivo al suo uso, la differenza fra settori scientifici e umanistici non è attesa.

    

Naturalmente, non si tratta di un caso unico; io ed altri nel mondo abbiamo individuato centinaia di articoli, anche di area umanistica e anche pubblicati su riviste prestigiose, per i quali è evidente l’uso di ChatGPT nella composizione del testo. Se e quanto siano state violate le regole di buona condotta e integrità, bisogna stabilirlo caso per caso, e non intendo sbilanciarmi in merito per quel che riguarda l’esempio qui discusso; sta di fatto, tuttavia, che l’uso di ChatGPT per generare manoscritti da sottoporre alle riviste scientifiche è equivalente in ogni area accademica, e sta di fatto che il plagio – una delle più diffuse forme di cattiva condotta in ambito umanistico – non potrà che essere rapidamente sostituito da comportamenti quali quello illustrato, considerato che i secondi, al contrario del primo, sono molto più difficilmente rilevabili.

   

Di fronte alla crisi costituita dall’emergere di un mercato di strumenti, aziende e individui che forniscono strumenti per rendere efficiente la produzione di falsi e più difficile la loro scoperta, non vi è porto sicuro; la ricerca di soluzioni riguarda per questo tutti, senza distinzioni settoriali e senza presunzioni di maggiore o minore “pulizia” di certe aree.

Supplenze 2023/24: avvisi ed interpelli pubblicati dalle scuole (AGGIORNAMENTO 1° novembre)

Supplenze per l’anno scolastico 2023/24, le scuole stanno iniziando a pubblicare gli avvisi riguardanti la ricerca di personale supplente. Come è noto, qualora l’istituzione scolastica non riesca a coprire una cattedra tramite le graduatorie di istituto di altre scuole della provincia, si passa all’esame delle domande di messa a disposizione che possono essere presentate dagli aspiranti che non risultano iscritti in alcuna graduatoria.

Supplenze da MAD 2023/24, gli avvisi pubblicati dalle scuole per la ricerca di personale docente (aggiornamento 1° novembre)

Quest’anno, però, c’è una differenza sostanziale per quanto riguarda la pubblicazione degli avvisi, in quanto nel caso in cui una scuola pubblichi un interpello, la nuova circolare annuale sulle supplenze non prevede alcun divieto di partecipazione per gli aspiranti inclusi nelle graduatorie. L’unico veto è imposto al docente che ha già ricevuto una proposta di nomina a tempo determinato. In buona sostanza, anche i docenti inseriti nelle graduatorie, a condizione di non aver ricevuto alcuna proposta di nomina, possono candidarsi per i vari avvisi che saranno pubblicati dalle scuole.

Interpelli scuole aggiornati a mercoledì 1° novembre

Piemonte

Richiesta per l’individuazione e il reclutamento di Personale Docente per il conferimento di una supplenza per l’insegnamento nella classe di concorso A041 per n. 11 ore settimanali da subito fino al 25/11/2023 (potenzialmente prorogabili fino al 07/06/2024) presso l’I.I.S. “G. Bonfantini” di Novara. Più precisamente per n. 3 ore presso la Sede di Romagnano Sesia e per n. 8 ore presso la Sede di Solcio di Lesa (orario lunedì presso Solcio di Lesa dalle ore 12:10 alle ore 16:10, mercoledì presso Solcio di Lesa dalle ore 8:10 alle ore 12:10, giovedì dalle ore 8:00 alle ore 10:00 e dalle ore 11:00 alle ore 12:00). Visto il carattere d’urgenza della ricerca, gli/le aspiranti interessati/e sono pregati/e di inviare la domanda di disponibilità entro e non oltre le ore 12:00 di giovedì 2 novembre 2023 al seguente indirizzo di posta elettronica nois00300g@istruzione.it con il seguente oggetto: “Risposta Interpello supplenza A041”. La disponibilità dovrà essere corredata da ogni dato utile per la verifica dei requisiti di accesso alla classe di concorso (la laurea magistrale in possesso deve essere titolo di studio che consente l’accesso alla classe di concorso A041). Avviso.

Lombardia

Si comunica che si è resa disponibile presso l’ I. I. S.”Tassara Ghislandi” di Breno (BS) una supplenza per la classe di concorso A040 (Scienze e Tecnologie Elettriche ed Elettroniche) di 18 ore settimanali fino al 31/08/2024. Considerato che risultano esaurite le GPS, le graduatorie dello scrivente Istituto, degli Istituti viciniori e le MAD pervenute, si interpellano i docenti inseriti in tutte le graduatorie a livello interregionale dellaclasse di concorso A040, disponibili a ricoprire l’incarico. Dato il carattere d’urgenza della ricerca, gli aspiranti interessati sono invitati ad inviare la propria disponibilità tramite posta elettronica all’indirizzo: bsis001009@istruzione.it entro le ore 10.00 di venerdì 03/11/2023 con il seguente oggetto: “Disponibilità per supplenza su classe di concorso A040”. Si dichiara fin d’ora che in caso di mancanza di candidati disponibili al primo interpello, verranno prese in considerazione le candidature pervenute anche oltre detto termine. La domanda dovrà essere corredata da ogni dato utile, al fine di verificare i requisiti di accesso alla classe di concorso specifica.

Si comunica che è disponibile presso IISS “G. Torno” di Castano Primo (MI) la seguente Supplenza per la classe di concorso: 1 SPEZZONE ORARIO DI 7 ORE SETTIMANALI FINO AL 30/06/2024 – A041 – Scienze e tecnologie informatiche.Dato il carattere d’urgenza della ricerca, gli aspiranti interessati sono invitati ad inviare la propria disponibilità tramite posta elettronica all’indirizzo: miis01200t@istruzione.it entro le ore 20.00 di mercoledì 05/11/2023, con il seguente oggetto: Disponibilità per supplenza su classe di concorso A041 – scienze e tecnologie informatiche. La domanda dovrà essere corredata da ogni lato utile, al fine di verificare i requisiti di accesso alla classe di concorso specifica. I candidati dovranno essere in possesso della laurea specifica, dei titoli e dei crediti idonei per l’insegnamento della classe di concorso oggetto di supplenza. Avviso.

L’I.S.S. “Dalla Chiesa” di Sesto Calende (VA) comunica che risulta scoperta una cattedra di 18 ore per la classe di concorso A042 finoal 31/08/2023, così composta: 12 ore presso I.S.S. “Dalla Chiesa” Sesto Calende (VA); 4 ore presso I.S. “Falcone” Gallarate (VA); 2 ore presso I.S. “Ponti” Gallarate (VA). Dato il carattere d’urgenza della ricerca, gli aspiranti interessati sono pregati di inviare domanda di disponibilità al vais00900x@istruzione.it inserendo nell’oggetto: “Risposta interpello supplenza A042” allegando la laurea specifica per l’insegnamento della classe di concorso indicata. Verranno prese in considerazione anche le candidature di studenti universitari, in possesso della laureatriennale, che non hanno ancora conseguito la laurea magistrale per accedere alla suddetta classe di concorso. Avviso.

Si comunica che è disponibile presso l’IIS “Albert Einstein” di Vimercate (MB), la seguente supplenza per la classe di concorso A040 Scienze e tecnologie Elettriche ed elettroniche: N. 1 cattedra di 18 ore settimanali fino al 30/06/2024. Dato il carattere d’urgenza della ricerca, gli aspiranti sono invitati ad inviare la propria candidatura tramite posta elettronica all’indirizzo: mbis106008@istruzione.it con il seguente oggetto: “Disponibilità per supplenza A040”. La domanda dovrà essere corredata da ogni dato utile, al fine di verificare i requisiti di accesso alla classe di concorso specifica. La presente è inviata all’ U.S.T. di Monza e Brianza, con la preghiera di pubblicazione del presente avviso anche sul loro sito istituzionale. Avviso.

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