Franco Di Manno, lo psichiatra che cura la terra con i frutti dimenticati
Le pere ad uncino, le mele bianche, le sorbe, l’arancio biondo della conca d’oro, i corbezzoli rossi, i pomodori lampadina. Franco Di Manno è una sorta di archeologo dei frutti dimenticati. Da molti anni viaggia tra le campagne tra Fondi e Latina con una missione: ritrovare le varietà di frutta e verdura date per estinte per piantarle nel suo campo, il Parco dei frutti dimenticati.
Medico psichiatra all’ospedale di Pontecorvo dove si occupa soprattutto di disagio giovanile e adolescenziale, vive a Querce di Cesare, una frazione sotto costa vicino Fondi, un territorio di campagna dove in lontananza si vede il mare di Sabaudia. Solo filologia la sua? “Niente affatto. Io i miei frutti li coltivo, li produco e li condivido con amici e vicini. La mia ricerca fa parte di una scelta di vita: tutelare l’ambiente e la biodiversità. Ed è anche una scelta di salute. Perché nessuno può stare bene
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