Un voto per la scuola della Costituzione
Compito del Cspi (18 membri, la metà dei quali eletti e gli altri nominati dal ministro)i è quello di esprimere pareri, obbligatori anche se non vincolanti, sui provvedimenti del ministero e su leggi e decreti che riguardano la scuola attraverso 5 commissioni tematiche che istruiscono il parere che poi va votato in plenaria: sistemi di valutazione, politiche del personale della scuola, sistema di istruzione e formazione (infanzia e primo ciclo), sistema di istruzione e formazione (secondo ciclo), inclusione e diritto allo studio. Temi, come si vede, cruciali.
Al voto sono chiamate tutte le componenti della scuola statale: docenti, personale educativo e Ata (anche il personale con contratto a tempo determinato annuale o fino al termine delle lezioni) e dirigenti scolastici. La lista presentata dalla Flc si chiama “Cgil Valore Scuola” (qui canditate e candidati) e lo slogan è esplicito: “La scuola che vale lascia il segno”.
Fanfarillo: difendere l’autonomia scolastica
Roberta Fanfarillo, di professione preside e responsabile dirigenti scolastici della Flc Cgil, è membro uscente del Cspi. Ha deciso di ricandidarsi perché, dice a Collettiva, “oggi è più che mai importante che il Consiglio continui a essere il presidio della scuola dell’autonomia. I segnali che ci arrivano dal governo e dal ministro dimostrano l’intenzione di smantellare i punti fermi dell’indipendenza della scuola. Gli esempi possibili sono tanti: dalla vicenda di Pioltello fino alle pressioni che le scuole subiscono sull’utilizzo dei fondi del Pnrr”.
A conferma di questo sta il fatto, aggiunge
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