FjalaFest, il primo Festival della Letteratura Albanese il 18 e 19 maggio a Milano

Al via la prima edizione del Festival della Letteratura Albanese, il FjalaFest, che si svolgerà il 18 e 19 maggio presso Il Centro Culturale Slow Mill di via Volturno 32 a Milano. La manifestazione, che vedrà riunirsi alcuni tra i massimi esponenti del panorama letterario e culturale albanese, tra studiosi, traduttori, editori e giornalisti, ha l’obiettivo di creare un ponte culturale tra Italia e Albania, attraverso dialogo e confronto, ma anche di promuovere il ruolo della produzione artistica nella prevenzione di conflitti sociali.

Accanto a rappresentanti istituzionali come Artemis Malo, vice ministro per L’Europa e degli Affari Esteri, diversi ospiti animeranno FjalaFest, come studiosi del calibro di Matteo Mandalà uno degli albanologi più apprezzati in Italia, Albania e all’estero, Mimoza Hysa, autrice e traduttrice pluripremiata, Tom Kuka, vincitore del Premio dell’Unione Europea per la Letteratura 2021, Stefan Capaliku, che si è aggiudicato il Premio miglior romanzo 2023 in Albania e, ancora, la poetessa Rita Petro, nominata al Premio dell’Unione Europea 2024, Petrit Ymeri, direttore della Fiera del libro di Tirana, fondatore e Presidente dell’Associazione Nazionale Editori, nonché della storica casa editrice albanese Dituria.

Dall’Italia, oltre a Matteo Mandalà, Giuseppina Turano, albanologa e docente della Cà Foscari, Darien Levani, apprezzato autore italofono, e tanti altri.

Si inizierà sabato 18 con l’inaugurazione che conterà sulla partecipazione di rappresentanti istituzionali e giornalisti, per poi entrare nel vivo della manifestazione con i primi incontri. Nel tardo pomeriggio, uno degli eventi clou del Festival: la tavola rotonda, incentrata sul percorso della letteratura albanese in Italia, le ragioni, le difficoltà e la bellezza, e sul ruolo fondamentale delle traduzioni e sull’importanza della lingua e delle sue sfaccettature.

Il Festival, inoltre, ospiterà la mostra Inner light di uno dei più grandi artisti viventi albanesi, il pittore Lekë Tasi. Ex prigioniero politico durante il regime di Enver Hoxha, oggi è un pittore apprezzato non solo in Patria, ma anche nel mondo.

Domenica 19 si proseguirà con gli incontri, con le presentazioni di autori e di libri e con un’altra tavola rotonda sull’importanza dell’italofonia e della letteratura come collante e interscambio tra Italia e Albania.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Dora e Pajtimit APS, Albania Letteraria e dal Centro Culturale Slow Mill, fa parte del progetto “From Page to Stage” finanziato nel quadro dell’iniziativa A.MI.CO. Grants dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) –Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo con il sostegno della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.

L’evento ha ricevuto il patrocinio di Rai per la Sostenibilità – ESG e le Media Partnership Rai Cultura e Rai Italia, il patrocinio del Consolato della Repubblica d’Albania a Milano e con il supporto di NuoveRadici.World e Illyrian Brains.

Il Festival è co-finanziato da Fondazione Cariplo e da OSF for Albania.

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Mandala con la teoria dei colori

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