Buchmesse, l’Italia dopo 36 anni è Ospite d’Onore: a SalTo un confronto passato-futuro

“1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”. Questo il titolo del panel organizzato a SalTo da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse.

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Italia Ospite d’Onore alla 76/a edizione della Frankfurter Buchmesse, ‘la cultura unisce nella diversità’

La presenza dell’Italia alla 76/a edizione della Frankfurter Buchmesse, dal 16 al 20 ottobre, sarà “all’insegna della libertà e della pluralità”, cercando di dimostrare che “la cultura unisce, anche nella diversità”. Mauro Mazza, commissario straordinario del governo, ha presentato così, oggi nel corso di una conferenza stampa al Literaturhaus Frankfurt, lo spirito del programma Italia Ospite d’Onore alla Fiera internazionale del Libro di Francoforte 2024, il più grande evento di riferimento per il mondo dell’editoria, in grado di attirare ogni anno più di 300.000 visitatori.

Passato e futuro, tradizione e modernità: tutto s’incontra e s’intreccia nel Padiglione Italia (2.300 mq) immaginato e realizzato dall’architetto Stefano Boeri, luogo fisico che concretizza il claim “Radici nel futuro”: una piazza tipicamente italiana, con i portici attorno e gli spazi aperti, chiamata ad esprimere quel’idea di socialità e quel senso di comunità per cui gli italiani sono famosi nel mondo. Al suo interno l’Arena e il Caffè Letterario, i due teatri degli appuntamenti previsti dal programma editoriale. Sarà qui che più di cento autori ed ospiti animeranno le cinque giornate tricolori alla Buchmesse. “Lo faranno nei confronti quotidiani, una modalità scelta proprio per valorizzare l’espressione di punti di vista e sensibilità diverse, se non contrastanti – ha sottolineato Mazza – Il confronto dialettico sarà il vero protagonista della partecipazione italiana, senza alcuna smania di dover giungere a posizioni identiche o sovrapponibili”.Tra gli autori invitati “ci saranno grandi narratori e saggisti che esploreranno i termini che definiscono il nostro mondo, le nostre paure, i nostri sogni”, ha spiegato Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), che ha illustrato il programma editoriale. Ci saranno, tra gli altri, Dacia Maraini, Claudio Magris, Alessandro Baricco. Daniele Mencarelli, Emanuele Trevi, Susanna Tamaro, Stefano Zecchi, Carlo Rovelli, Sandro Veronesi, Alessandro D’Avenia, Alessandro Barbero, Aldo Cazzullo, Francesca Melandri, Valeria Parrella, Nicola Lagioia, Giulia Caminito, Claudia Durastanti, Helena Janeczek, Igiaba Scego, Maddalena Fingerle, Donatella Di Pietrantonio, Stefania Auci, Pietrangelo Buttafuoco, Antonio Franchini, Maurizio De Giovanni, Antonio Manzini, Vivian Lamarque, Giuseppe Conte, Melania G. Mazzucco, Chiara Valerio. Tanti anche gli ospiti annunciati: dal regista Pupi Avati all’ambasciatore Umberto Vattani, dal direttore della Treccani Massimo Bray al patriarca di Venezia Francesco Moraglia, fino a Il Volo, una delle numerose presenze musicali che allieteranno il programma italiano.A fare gli onori di casa alla conferenza stampa è stato Juergen Boos, direttore della Frankfurter Buchmesse, che ha dato il “ben tornato all’Italia come Paese Ospite d’Onore”: era il 1988, 36 anni fa, quando il nostro Paese fu per l’ultima volta centro della grande Fiera della città tedesca. Introdotti da Ines Bachor, pr manager della Frankfurt Buchmesse, i relatori sono stati presentati da Incoronata Boccia, vicedirettore del Tg1: con Mazza, Cipolletta e Boeri anche Armando Varricchio, ambasciatore d’Italia in Germania, e Anna Giurickovic Dato e Ginevra Lamberti, due autrici in rappresentanza del programma editoriale, che sono state protagoniste di una conversazione sulla letteratura italiana.L’Italia si presenterà a Francoforte con un programma editoriale ricchissimo, curato dall’Associazione Italiana Editori – Aie e che si affiancherà a quello professionale dello stand collettivo, comprensivo di tutti i generi letterari. Dalla poesia all’approfondimento sociale, dal giallo al fumetto, dalla saggistica al romance, dall’arte ai contenuti per ragazzi: “la proposta italiana darà pieno diritto a tutti i generi, rifiutando l’idea dell’esistenza di un ordine gerarchico tra di loro”, ha evidenziato Cipolletta.Il programma darà forma al motto della partecipazione italiana, “Radici nel futuro”. “Non è un ossimoro perché la storia della letteratura italiana rappresenta un marchio talmente conosciuto ed apprezzato all’estero da rendere indispensabile la sua presenza in una vetrina così prestigiosa dedicata al mondo della nostra editoria contemporanea”, ha spiegato Mazza. In questa ottica si inseriscono gli omaggi a figure come Niccolò Machiavelli, autore del “Principe”, in vista del 500esimo anniversario della sua scomparsa che cadrà nel 2027, Aldo Manuzio, considerato tra i più grandi editori di tutti i tempi e il precursore del libro in formato tascabile, e a un popolare scrittore come Andrea Camilleri o a istituzioni come l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’ per l’ottocentesimo anniversario dalla fondazione. Ma l’Italia a Francoforte avrà uno sguardo rivolto all’attualità con momenti di riflessione sull’Europa, sui suoi rapporti con la Russia, sul ruolo degli intellettuali nella società e nella politica. Nell’attualità si devono collocare anche gli appuntamenti dedicati all’ambito più spirituale e religioso, pensati per interrogarsi sul contributo che determinati valori comuni possono dare alla convivenza sociale in un’epoca di divisioni. L’attenzione alle nuove generazioni di lettori sarà testimoniato dallo spazio quotidiano alle migliori firme dell’editoria per bambini e ragazzi, ma anche dagli incontri che avranno protagoniste le star del romance, genere di grande tendenza. Il Padiglione Italia darà vita visivamente al racconto di un Paese delle eccellenze. Un tema coerente con il motto “Radici nel futuro” è quello del rapporto con l’antichità che verrà rappresentato nel Padiglione Italia dall’allestimento della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi”, tributo alla cultura greco-romana con opere di epoca medievale, moderna e contemporanea che testimonieranno la capacità dell’uomo di ogni tempo di trarre ispirazione nell’antichità senza perdere la volontà di reinventare e di reinventarsi. All’interno del Padiglione Italia non poteva mancare una mostra dedicata a Johann Wolfgang von Goethe, il tedesco più innamorato dello Stivale che attraverso il suo celebre diario di viaggio è riuscito a rafforzare quelle “affinità elettive” esistenti tra i nostri due popoli. Dall’Italia del Settecento di Goethe i visitatori prenderanno la macchina del tempo per arrivare al Novecento con la mostra fotografica “Scritto in faccia”. Ideato dalla The Italian Literary Agency e curato da Alberto Saibene, questo percorso espositivo porterà i visitatori del Padiglione Italia a compiere un viaggio fotografico lungo cento anni. Le immagini di circa sessanta autori determineranno la presenza di una sorta di Pantheon letterario del XX secolo nella piazza realizzata da Stefano Boeri. Solo per fare alcuni nomi: Italo Svevo ed Alberto Arbasino, Oriana Fallaci e Dario Fo. Il simbolo di questa partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore è anche il manifesto realizzato per l’occasione dal maestro Lorenzo Mattotti e dominato dalla figura della giovane lettrice sulla calla. Inevitabile, quindi, destinare al mondo dell”illustrazione uno spazio di rilievo all’interno del Padiglione Italia. Nuove tendenze, idee e talenti nella mostra intitolata “Matite giovani tra illustrazione e fumetto”, curata dall’Accademia Drosselmeier ed organizzata da BolognaFiere/Bologna Children’s Book Fair. Il nome della più importante fiera dedicata ai libri e ai contenuti per ragazzi è già di per sé una garanzia del fatto che nella piazza italiana a Francoforte si potranno ammirare le migliori giovani promesse di questo specifico ambito editoriale in cui da tempo l’Italia primeggia. Nella frenetica corsa tra passato, presente e futuro a cui saranno chiamati i visitatori non poteva essere dimenticata la nostra inestimabile tradizione letteraria enogastronomica. Per iniziativa della Biblioteca Storica Nazionale dell’Agricoltura arriveranno a Francoforte alcuni antichi e preziosi libri sulla materia. Risalenti ad un periodo che va dal 1596 al 1892, questi esemplari saranno consultabili in modo interattivo. Erbari, ricettari, manuali di botanica: una significativa testimonianza della presenza dell’enogastronomia come parte integrante del patrimonio culturale italiano, letteratura compresa. Non solo è falso dire che con la cultura non si mangia, ma al contrario possiamo dire che in Italia quello che si mangia, spesso, diventa cultura. Questa mostra non sarà l’unica iniziativa francofortese del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che collaborerà attivamente nella partecipazione dell’Italia Ospite d’Onore anche nella promozione dei vini e del cibo Made in Italy nei giorni della Fiera. La storica partecipazione dell’Italia alla Buchmesse di quest’anno segnerà anche un ponte simbolico con gli appuntamenti culturali più importanti del prossimo anno. Nel 2025, infatti, avremo Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura ed il centenario della fondazione dell’Istituto della Enciclopedia Treccani. Nel Padiglione avrà uno spazio ad hoc la promozione di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia”, anche alla luce della continuità con l’esperienza di Francoforte: lo scorso ottobre, infatti, l’Italia ha ricevuto la tradizionale Guest Scroll della Buchmesse proprio dalle mani della Slovenia. Treccani, invece, abbellirà ulteriormente la piazza grazie ad una mostra incentrata sugli studioli rinascimentali, ma proiettata nella contemporaneità. Al suo interno, infatti, si alterneranno opere antiche di pregio a elementi multimediali, in un’apoteosi di bellezza senza tempo. L’Italia si propone di portare a Francoforte una cultura senza barriere. Quelle architettoniche, fisiche, cognitive e senso-percettive non fanno eccezione. Inclusione è una parola chiave nel programma dell’Ospite d’Onore 2024. A questo scopo, grazie a Fondazione Lia – Libri Italiani Accessibili, nel Padiglione ci saranno anche i Reading al buio, un’esperienza fortemente coinvolgente che permetterà di raccontare il tema dell’accessibilità digitale e dell’inclusione socio-culturale delle persone con disabilità visiva. Attraverso l’assenza di luce, il Reading al buio annulla qualsiasi distinzione tra chi legge con gli occhi, chi con le mani, chi con le orecchie. Questa iniziativa va nella direzione di garantire una piena accessibilità del patrimonio letterario nazionale, permettendo la creazione di un’opportunità di autonomia per le persone con disabilità nella scelta dei loro percorsi culturali. A Francoforte vedremo una festa della cultura italiana a tutto tondo, non solo della letteratura. La musica, regina delle arti, accompagnerà il cammino di avvicinamento alla Buchmesse e fungerà da fiore all’occhiello del programma italiano anche nell’attesa settimana di ottobre. Si inizierà mercoledì 12 giugno dal Konzerthause di Dortmund con il concerto sinfonico “Passioni italiane, da Rossini a Puccini” della Nuova Orchestra Scarlatti diretta per l’occasione dal maestro Beatrice Venezi e accompagnata dalla voce del tenore Vittorio Grigolo. Questo evento coinciderà anche con l’apertura nella città della Renania Settentrionale-Vestfalia di Casa Azzurri, il quartier generale della nostra Nazionale di calcio, campione in carica ai Campionati Europei di Germania 2024. Giovedì 29 agosto sarà la volta della Filarmonica della Scala diretta dal maestro Riccardo Chailly che approderà alla Philharmonie di Berlino nell’ambito del prestigioso Berlin Musikfest, l’appuntamento più importante della scena musicale tedesca, con un omaggio dal respiro internazionale a Luciano Berio e Wolfgang Rihm, e l’esecuzione delle due suite da “Daphnis et Chloé” di Maurice Ravel.Nella settimana della Buchmesse, l’Italia si presenterà al pubblico tedesco in grande stile con un concerto dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona che omaggerà Giacomo Puccini in occasione del centenario della morte. Nella serata di martedì 15 ottobre, poche ore dopo la cerimonia d’inaugurazione, all’Alte Oper di Francoforte costruito proprio sullo stile rinascimentale italiano, verranno suonate le arie del grande compositore lucchese. Quasi tutte le giornate italiane alla Buchmesse si concluderanno in note all’interno dei teatri di Francoforte: mercoledì 16 ottobre sarà il maestro Ambrogio Sparagna in compagnia dell’Orchestra Popolare Italiana e del Corpo di Ballo Popolare dell’Auditorium Parco della Musica di Roma a far ballare il pubblico dell’Alte Oper con lo spettacolo “Taranta d’amore e balli italiani”, in onore della tradizione musicale delle regioni italiane. La grande musica ritornerà a Francoforte venerdì 18 ottobre all’Oper Frankfurt con la rappresentazione dell’opera “Rigoletto”. Il capolavoro di Giuseppe Verdi sarà diretto dal maestro Giuseppe Mentuccia e messo in scena in partnership con il teatro francofortese. Il palinsesto musicale nella settimana della Buchmesse si concluderà con tre delle voci italiane più famose ed apprezzate nel mondo: quelle dei tenori Piero Barone e Ignazio Boschetto e del baritono Gianluca Ginoble: il concerto del trio “Il Volo” nella Festhalle previsto per sabato 19 ottobre farà parte del programma di attività di Italia Ospite d’Onore. Intonando il repertorio dei vincitori del Festival di Sanremo 2015, la delegazione italiana si preparerà alla cerimonia di passaggio del giorno successivo alle Filippine.(di Paolo Martini)

Buchmesse 2024, l’Italia ospite d’onore si presenta tra passato e futuro

“1988-2024, l’Italia a Francoforte: radici e futuro”. Questo è il titolo del panel organizzato oggi al SalTo da Italia Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Moderato da Carola Carulli, giornalista del Tg2, nella Sala Blu è andato in scena un dialogo tra Mauro Mazza, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell’Italia alla manifestazione del prossimo ottobre e Stefano Rolando, ex capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e suo ‘omologo’ nel 1988. Un confronto tra passato e futuro sulla scia delle ‘Radici nel futuro’ scelte come motto della partecipazione italiana alla 76esima edizione della Buchmesse. Così come 36 anni fa, le strade di Francoforte e Torino sono tornate ad incrociarsi: Il 2024, oltre a consacrare il ritorno della cultura italiana in primo piano a Francoforte, verrà ricordato anche per il tedesco scelto come lingua ospite d’onore al Salone di Torino.

Mentre il 1988 non è stato solo l’anno dell’ultima partecipazione dell’Italia come Ospite d’Onore alla Buchmesse, ma anche quello della prima storica edizione del Salone. Il panel è stato anche l’occasione per una piccola anticipazione sul programma editoriale di ottobre, curato da Aie, che verrà annunciato nella città tedesca il prossimo 28 maggio: il Commissario Mazza, infatti, ha svelato che ne faranno parte Anna Giurickovic Dato, Maddalena Fingerle e Alice Urciuolo, tre giovani e talentuose autrici, tutte nate dopo il 1988.

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