Nascono gli “orti di comunità” di Slow Food: come partecipare
Non più solo il passatempo e la soddisfazione dei pensionati, impegnati a coltivare i pomodori più grandi e brillanti: oggi gli orti sono molto di più, perfino “qualcosa che ha dato un senso alla mia vita”. Questa frase l’ha pronunciata un paziente della comunità psichiatrica di Cussanio, in Piemonte, dove gli orti promossi da Slow Food sono andati ben oltre il semplice aspetto di un pezzo di terra da coltivare. A crescere, lì come altrove, sono l’inclusività, l’amore per la natura, la passione per il cibo genuino e soprattutto l’unione fra chi si sporca di terra le mani.
La storia Gian Marco Mapelli, l’amico delle piante: “Il pollice verde? Un falso mito” di Pasquale Raicaldo 09 Marzo 2024
Anche per questo, partendo dall’esperienza di una trentina di orti in tutta Italia promossi negli ultimi due decenni,
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