Il ventaglio per la giornata mondiale dell’ambiente

Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente e per l’occasione ho preparato un’attività davvero speciale: il Ventaglio dell’Ambiente.

Ho creato diversi foglietti, ciascuno con un comportamento che aiuta a proteggere l’ambiente, come:

  • Usare le energie rinnovabili
  • Non inquinare
  • Proteggere fiori e piante
  • Non sprecare l’acqua
  • Riciclare
  • Proteggere foreste e mari

Ogni foglietto include un disegno da colorare.

I bambini devono colorare, ritagliare e forare i foglietti nella parte bassa, dove poi verrà inserita l’immagine del nostro pianeta. Per assemblare il ventaglio, ho usato un fermacampione.

Questo speciale ventaglio si aprirà rivelando tutti i comportamenti da adottare per salvaguardare il nostro pianeta.

Personalizza e Divertiti

Oltre alle schede illustrate, ho creato anche versioni senza scritte, così i bambini possono divertirsi a personalizzarle secondo la loro creatività.

Obiettivi Educativi

Questa attività è utile per:

🌎 Introdurre la Giornata Mondiale dell’Ambiente

🌎 Parlare e riflettere sui comportamenti appropriati per proteggere il nostro pianeta

🌎 Allenare la manualità

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Trovi le matrici da stampare qui

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Altre idee prese in rete:

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Post di Paola Misesti

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Diciassette artisti e un ventaglio

Non mi ero mai imbattuta in nulla di simile. E per questo mi ero ripromessa di raccontarlo qui sul blog.
È un oggetto esposto al Museo Nazionale per l’arte, l’architettura e il Design di Oslo, assieme a migliaia di altri manufatti altrettanto affascinanti. Ma questo meritava un piccolo approfondimento, quanto meno per la sua originalità.
Sto parlando di un ventaglio dipinto. Non uno di quelli di stoffa, pensati per stare in mano a una signora: quello che ho visto è tutto in legno ed è formato da 17 dipinti autonomi realizzati da quindici pittori e due pittrici norvegesi, tutti allievi di Knud Bergslien.

Quest’opera collettiva è stata pensata proprio per essere donata all’anziano maestro, direttore di una rinomata scuola di pittura dal 1870 al 1900 (frequentata, tra gli altri, anche da Edvard Munch), in occasione dell’anniversario del 1898.

Ciascun artista ha dipinto una stecca a olio con un paesaggio, un ritratto o una scena di vita rurale. L’effetto è molto vario, sia per le tinte utilizzate che per i soggetti. Tuttavia l’insieme è unificato dall’elemento centrale di snodo, un pavone con la coda aperta.

Trovo molto interessante che anche l’orientamento della propria immagine sia stato scelto liberamente dai pittori: qualcuno ha deciso di tenere conto della posizione della propria stecca nel ventaglio aperto e ha orientato di conseguenza la scena (come nei primi quattro paesaggi da sinistra) mentre altri hanno scelto di usare come orizzonte della veduta, l’asse longitudinale della stecca. Altri ancora hanno dipinto ponendo la stecca in verticale, specialmente per le figure umane.
Vediamo rapidamente i vari elementi partendo da sinistra. L’elenco ordinato degli autori è leggibile nella didascalia del museo.

La prima, dunque, è di Otto Sinding. Si tratta di una marina con montagne innevate sullo sfondo, probabilmente un fiordo norvegese.

La scelta non meraviglia visto che Sinding era specializzato in paesaggi costieri, specialmente delle isole Lofoten.

È un paesaggista anche il secondo autore, Amaldus Nielsen. Il suo stile però è più lirico e ricorda il linguaggio dei pittori romantici tedeschi.

Il terzo pittore, Christian Skredsvig, ha scelto invece una scena più pittoresca: un laghetto con due mucche che si abbeverano, il prato e i riflessi delle nuvole sull’acqua. D’altra parte questo è il suo soggetto preferito, come si evince dalla sua produzione.

La stecca successiva è del ben più noto Christian Krogh, pittore cosmopolita dedito alla rappresentazione dei ceti sociali più bassi e di scene di vita quotidiana che influenzerà anche l’arte di Munch. Naturalmente il suo contributo è una figura umana e in particolare un pescatore.

Gustav Lærum è l’autore della quinta stecca. Lui era prevalentemente un illustratore, ma in questo caso ha dipinto a olio un piccolo ritratto, probabilmente la figura di Axel Heiberg, diplomatico norvegese e munifico mecenate delle arti e delle scienze.

La sesta stecca è stata dipinta da Gerhard Munthe con una scena di vita rurale, un tema frequente nella produzione di questo pittore e illustratore.

L’autore della settima stecca è Hans Gude, pittore paesaggista che, per l’orizzonte marino della sua scena, sceglie di riferirsi alla posizione del ventaglio aperto. Bella la scelta di far inclinare il veliero per via del vento nel senso della stecca.

Con Hans Heyerdahl si torna alla figura umana. Non ci è dato sapere chi sia il giovane ritratto nella sua stecca, ma potrebbe essere un autoritratto vista la somiglianza del taglio degli occhi con altri autoritratti del pittore.

La stecca seguente, la nona del ventaglio, è opera di Carl Fredrik Sundt-Hansen. Come nell’opera di Munthe anche qui c’è una scena di genere: una ragazzina in abiti tradizionali appoggiata al fianco di una casa di legno. L’autore è ricordato proprio per questo genere detto “nazionalista-romantico”, con cui ha raccontato la vita del popolo.

La decima stecca, dipinta da Fredrik Kolstø, è un omaggio al destinatario del ventaglio: il ritratto di Knud Bergslien, dal caratteristico baffone bianco. L’autore è un pittore realista che si è occupato prevalentemente di ritratti e paesaggi.

Anche la stecca successiva contiene un ritratto. Stavolta si tratta dell’esploratore e scienziato Fridtjof Nansen (premio Nobel per la pace nel 1922), dipinto da Jacob Bratland. Nansen era già famoso per essere stato il primo uomo ad attraversare la Groenlandia con gli sci nel 1888-1889. Nel 1893 tentò di raggiungere il Polo nord con una nave da lui attrezzata e poi con il kayak e infine a piedi, ma dovette fermarsi alla latitudine di  86°14′ (comunque mai raggiunta prima da nessun’altro). Riuscirà a tornare in patria solo nel 1896 grazie a una spedizione britannica incrociata nella “Terra di Francesco Giuseppe”. 

Il simpatico cagnolone dipinto nella dodicesima stecca è opera di Karl Uchermann, un pittore noto proprio per i suoi dipinti di animali e in particolare di cani.

L’uomo ritratto nella tredicesima stecca è Frederik Hjalmar Johansen, esploratore e compagno d’avventura di Nansen nel tentativo di conquista del Polo Nord. L’autore invece è Severin Segelcke, artista (ma anche ufficiale dell’esercito) noto soprattutto per le illustrazioni di libri di viaggio.

Axel Ender, autore della quattordicesima stecca, ha preferito invece una scena di vita rurale con la raffigurazione di una donna in abiti tradizionali davanti a una casetta con il tetto coperto d’erba. Questo è perfettamente in linea con la sua produzione, incentrata sulla vita del popolo, specialmente d’inverno.

La stecca successiva raffigura ancora un altro esploratore. In questo caso si tratta di Eivind Astrup, ricordato per aver più volte attraversato e mappato la Groenlandia. Il dipinto è stato realizzato dalla celebre e talentuosa ritrattista Asta Nørregaard.

La stecca successiva, la sedicesima, è un paesaggio malinconico con una donna in primo piano, opera di Eilif Peterssen. Stavolta l’orientamento è quello del bordo sinistro della stecca, un formato senz’altro più adatto a un’ampia veduta. Il soggetto è ripreso, pressoché identico, da un suo quadro di due anni prima (il terzo della sequenza).

Il ventaglio si conclude con la stecca dipinta dalla pittrice Elisabeth Sinding (cugina di Otto Sinding, l’autore della prima stecca) che raffigura una slitta trainata da cavalli, uno dei suoi soggetti preferiti. Questa è, a mio parere, una delle opere più belle del ventaglio per l’audace composizione in prospettiva – per altro coerente col formato trapezoidale – e per le delicate scelte cromatiche.Non bisogna dimenticare che l’area dipinta in ogni stecca  è lunga circa 25 cm e larga, nella sua parte più ampia, solo 7.

A questo punto si apre un piccolo mistero: contando le stecche si arriva a diciassette, più una stecca nera che copre il ventaglio quando è chiuso. Eppure, sia nella didascalia affissa accanto all’opera nella sala, sia sul sito del museo, vengono elencati diciotto artisti. Ma, escludendo che l’ultimo dell’elenco, cioè Thorolf Holmboe, possa aver dipinto di nero la sua stecca, che fine ha fatto il suo contributo? Forse era previsto ma non è stato realizzato? Forse è andato perduto? Di certo scriverò al museo per avere maggiori chiarimenti.
Ad ogni modo, che abbia diciassette o diciotto stecche, questo ventaglio rimane un oggetto straordinario come tutte le opere collettive: manufatti che mettono assieme, in modo armonioso, tanti mondi artistici individuali. È un prodotto che nel mondo della scuola avrebbe una forte valenza educativa: realizzare un ventaglio di gruppo, scegliendo ognuno liberamente il proprio tema e il proprio stile, significa imparare a mantenere la propria autonomia senza omologazioni ma, allo stesso tempo, partecipare a progetto unitario il cui valore complessivo è maggiore della somma delle singole parti.
Di questi ventagli collettivi ne ho trovati in rete solo pochi altri esempi di fattura tedesca o polacca, di fine Ottocento o inizio Novecento.

Il più appariscente è questo con venti stecche dipinte, di gusto vagamente simbolista. Tra le firme ne spicca una piuttosto nota: Franz von Stuck, autore della terza immagine.

Io, intanto, ho già pensato a come riciclare gli stecchini di legno del gelato… se solo avessi più tempo!

La respirazione delle piante: un tema di scienze per la Scuola Primaria

La respirazione delle piante è un argomento affascinante e importante per i bambini della scuola primaria, poiché consente loro di comprendere come funzionano questi esseri viventi e quale ruolo svolgono nel nostro ecosistema.
In questo articolo, approfondiremo dettagliatamente il processo della respirazione delle piante, illustrando le varie fasi e le differenze rispetto alla respirazione degli animali. Inoltre, esamineremo l’importanza di questo processo nella vita delle piante e nel mantenimento del nostro pianeta. Infine, concluderemo con alcuni suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema e realizzare attività didattiche stimolanti.
Cos’è la respirazione delle piante?
La respirazione delle piante è un processo biologico attraverso il quale le piante producono energia per sostenere le loro funzioni vitali. Durante questo processo, le piante utilizzano ossigeno e nutrienti per produrre energia sotto forma di ATP (adenosina trifosfato), rilasciando anidride carbonica e acqua come prodotti di scarto.
Fasi della respirazione delle piante
La respirazione delle piante avviene principalmente in due fasi: glicolisi e ciclo di Krebs. La glicolisi è la fase iniziale, durante la quale il glucosio viene trasformato in una molecola di piruvato, producendo energia e molecole di NADH. Il ciclo di Krebs, invece, è la fase finale del processo, in cui il piruvato viene ulteriormente trasformato, generando energia, anidride carbonica e acqua.
Differenze tra la respirazione delle piante e quella degli animali
Sebbene la respirazione delle piante e degli animali sia simile in termini di processo biochimico, ci sono alcune differenze chiave. Innanzitutto, le piante sono capaci di fotosintesi, un processo attraverso il quale producono glucosio e ossigeno utilizzando luce solare, anidride carbonica e acqua. Gli animali, invece, devono ottenere il glucosio attraverso l’alimentazione. Inoltre, le piante sono in grado di respirare sia attraverso le foglie che attraverso le radici, mentre gli animali utilizzano organi specifici come polmoni o branchie per la respirazione.
L’importanza della respirazione delle piante per l’ecosistema
La respirazione delle piante svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio del nostro ecosistema. Grazie alla fotosintesi, le piante producono ossigeno, che è essenziale per la vita di tutti gli organismi aerobici, inclusi gli esseri umani. Inoltre, la respirazione delle piante contribuisce a regolare la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Creazione di un portfolio sul tema della respirazione delle piante
Incoraggiare i bambini a creare un portfolio sul tema della respirazione delle piante, in cui possono raccogliere tutti i loro disegni, schemi, esperimenti e riflessioni sul tema. Questo portfolio può essere un ottimo modo per valutare il loro apprendimento e per permettere loro di condividere le loro scoperte con i compagni di classe e le famiglie.
La respirazione delle piante nelle diverse stagioni
Approfondire la conoscenza dei bambini sulla respirazione delle piante, discutendo di come questo processo possa variare nelle diverse stagioni dell’anno. Ad esempio, durante la primavera e l’estate, quando la luce solare è più intensa e le giornate sono più lunghe, la fotosintesi e la respirazione delle piante sono più attive. Al contrario, durante l’autunno e l’inverno, la luce solare è più debole e le giornate sono più brevi, il che porta a una riduzione dell’attività fotosintetica e respiratoria delle piante.
Adattamenti delle piante all’ambiente
Infine, esplorare con i bambini come le piante si siano adattate a vivere in diversi ambienti attraverso variazioni nel loro processo di respirazione. Ad esempio, alcune piante che vivono in ambienti aridi e desertici, come i cactus, hanno sviluppato un processo di respirazione chiamato fotosintesi CAM, che consente loro di conservare l’acqua e di sopravvivere in condizioni estreme. Allo stesso modo, le piante che vivono in ambienti acquatici, come le ninfee, hanno sviluppato adattamenti specifici che permettono loro di assorbire ossigeno dall’acqua attraverso le radici.
Attività didattiche sul tema della respirazione delle piante
Per rendere l’apprendimento della respirazione delle piante più coinvolgente e interattivo per i bambini della scuola primaria, è possibile organizzare diverse attività didattiche che stimolino la loro curiosità e la loro comprensione del tema. Ecco alcuni esempi di attività:

Esperimenti con piante: I bambini possono osservare il processo di fotosintesi e respirazione delle piante realizzando esperimenti semplici, come quello del bicchiere d’acqua e della pianta. In questo esperimento, si mette una pianta in un bicchiere d’acqua e si copre con un sacchetto di plastica trasparente. I bambini possono osservare come si formano goccioline d’acqua all’interno del sacchetto, dimostrando la produzione di ossigeno e acqua durante la fotosintesi.

Disegni e schemi: Chiedere ai bambini di creare disegni o schemi che illustrino il processo della respirazione delle piante, evidenziando le fasi principali e i prodotti del processo. Questo aiuterà i bambini a visualizzare e memorizzare meglio le informazioni.

Gioco di ruolo: Organizzare un gioco di ruolo in cui i bambini rappresentano le diverse parti di una pianta (foglie, radici, stelo) e i vari elementi coinvolti nel processo di respirazione (ossigeno, anidride carbonica, energia). In questo modo, i bambini possono imparare il processo in modo divertente e interattivo.

Discussione e riflessione: Stimolare i bambini a riflettere sull’importanza della respirazione delle piante per la vita sulla Terra, chiedendo loro di pensare a come il nostro pianeta sarebbe diverso senza piante e come possiamo proteggere e conservare le piante per il futuro.

Suggerimenti utili per approfondire ulteriormente il tema:

Visitare un giardino botanico o un’area naturale con diverse specie di piante per osservare direttamente le piante nel loro ambiente naturale e discutere delle loro caratteristiche.

Visionare video o documentari sulle piante e sulla respirazione delle piante per ampliare le conoscenze sul tema e stimolare ulteriori discussioni in classe.
Invitare un esperto di botanica o un giardiniere a parlare ai bambini della respirazione delle piante e del loro lavoro con le piante, offrendo un’opportunità per fare domande e apprendere da una fonte esperta.
Organizzare un progetto di piantumazione di alberi o un’attività di giardinaggio nella scuola, coinvolgendo i bambini nella cura delle piante e nella comprensione del loro ruolo nell’ecosistema.

Per concludere, la respirazione delle piante è un tema affascinante e rilevante per i bambini della scuola primaria, che offre numerosi spunti per attività didattiche coinvolgenti e stimolanti. Approfondendo questo tema, i bambini non solo acquisiranno una maggiore comprensione del funzionamento delle piante e del loro ruolo nell’ecosistema, ma saranno anche motivati a proteggere e conservare queste risorse preziose per il nostro pianeta. Speriamo che le informazioni e le idee presentate in questo articolo possano essere utili per l’insegnamento e l’apprendimento della respirazione delle piante nella scuola primaria.

Potete scaricare e stampare gratuitamente le Schede Didattiche su “La respirazione delle piante per la Scuola Primaria”, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

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