I droni pronti alla guerra… contro i graffiti!
Oggi, viene automatico associare la parola drone alla guerra, eppure questi sofisticati elicotteri in miniatura possono trovare tante applicazioni utili e pacifiche, non solo nell’ambito della fotografia, delle riprese aeree e delle coreografie luminose.
Negli Stati Uniti, un modo inedito di servirsene è venuto in mente a un dipendente dello stato di Washington (quello all’estremo nord-ovest del paese con Seattle come città principale, e non il distretto che accoglie l’omonima capitale), che ha deciso di arruolare un nuovo soldato per combattere i graffiti.
Difficili da raggiungere. In tutto, è stato stanziato un milione di dollari per il “Programma pilota per l’abbattimento e per la riduzione dei graffiti”, firmato dal governatore Jay Inslee lo scorso 15 marzo. La legge entrerà in vigore il 6 giugno e includerà l’utilizzo di droni spray, dotati di un ugello collegato a un serbatoio di vernice, al fine di rimuovere “tag” (firme) e scritte dai muri più alti dei cavalcavia e dai posti difficilmente raggiungibili dal personale operativo.
Territorio vasto. Attualmente in dotazione allo Stato di Washington ci sono sei Ubit (Under Bridge Inspection Trucks), camion attrezzati per questo compito ma non sufficienti a coprire tutto il territorio, che misura 185 mila km2 (all’incirca quanto la nostra penisola da Toscana e Marche in giù, isole comprese).
troppo costoso?. L’idea è venuta a un dipendente del Dipartimento dei Trasporti dello Stato di Washington, il quale ha pensato che se i droni potevano essere utilizzati per le ispezioni, potevano anche intervenire direttamente sul campo. L’intuizione è sembrata buona, ma i dirigenti non hanno trovato su internet nulla di già pronto allo scopo.
Si sono dunque rivolti all’azienda Aquiline, che offriva prodotti principalmente destinati alla pulizia di tetti, al lavaggio delle finestre e allo spegnimento di incendi. Con opportune modifiche agli ugelli e ai serbatoi, in modo tale che la vernice non imbrattasse la strumentazione, e con una diversa regolazione della pressione, il gioco è stato fatto.
Il costo? 30.000 dollari a drone. Forse un po’ troppo, e a ben vedere, infatti c’è chi ha sollevato perplessità sull’azienda che si occuperà della produzione degli stessi.
Impresa titanica. Stando al rapporto 2023 sulla rimozione degli “atti vandalici” dalle autostrade statali, lo scorso anno sono stati spesi 815.000 dollari per cancellare circa 65.000 m2 di graffiti su tutta la rete, peraltro solo una piccola parte del totale. Se i risultati fossero migliori, allora il milione di dollari stanziato sarebbe ben speso.
Dubbi. C’è però da aggiungere una seconda criticità: nello stato americano è illegale far volare droni su corsie aperte alla viabilità, per cui – sia durante i test, sia durante l’eventuale effettivo servizio – bisognerà bloccare le strade interessate e rallentare il traffico per intervenire. Scopriremo presto se il gioco sarà valso la candela.
Fotogallery
6 droni che fanno qualcosa di buono
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