Nell’Artico scoperto un virus gigante che potrebbe rallentare la fusione dei ghiacci

Quando il sole sorge nell’Artico dopo mesi di oscurità, la vita ritorna ad appropriarsi del paesaggio: gli orsi polari emergono dalle loro tane invernali, la Sterna paradisea torna in volo dal suo lungo viaggio verso sud e i buoi muschiati si dirigono verso nord. Oltre agli animali più conosciuti, esiste una serie di esseri viventi che si risveglia in questo periodo. Pur non avendo la stessa visibilità e il fascino, queste creature svolgono un ruolo fondamentale sia da un punto di vista ecologico, sia climatico. Stiamo parlando delle alghe che fioriscono sul ghiaccio in primavera, annerendolo e, di conseguenza, facendolo fondere più velocemente. Immaginate di indossare una maglia nera in una giornata assolata: si riscalderà rapidamente, al contrario di una bianca. A tale proposito, alcuni ricercatori potrebbero aver trovato un modo per controllare la crescita delle alghe nella neve, diminuendo l’impatto sulla fusione del ghiaccio e, di conseguenza, sull’innalzamento del

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