“Scappati di Casa”, la forza inclusiva del teatro dà voce alla ribellione dei giovani: intervista al regista Roberto Gandini

‘Scappati di casa’ è più di un semplice spettacolo: è un’espressione di ribellione post Covid, un grido di speranza e una narrazione profonda che coinvolge venti giovani attori del Teatro Gabrielli, guidati dal regista Roberto Gandini. Questa opera teatrale, presentata al Teatro Argentina di Roma, si distingue notevolmente per il suo significato e per l’approccio unico nella realizzazione. La Tecnica della Scuola ha intervistato Gandini, pochi minuti prima dello spettacolo del 9 giugno.
Tematiche attuali e coinvolgenti
L’opera affronta temi di bruciante attualità quali i disastri ambientali, la corruzione e le guerre, mettendo in luce l’importanza del ruolo giovanile nell’affrontare e possibilmente nel contribuire a risolvere queste criticità globali. I giovani, secondo il narratore, rappresentano una sorta di ancora di salvezza in un mondo sommerso da problematiche spesso schiaccianti.
L’inclusione come chiave di volta
‘Scappati di casa’ non fa distinzioni: tra i venti ragazzi coinvolti nello spettacolo,
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