Record al Maxxi per ‘Ambienti 1956 – 2010’, oltre 50mila visitatori nei primi 2 mesi
Straordinario successo di pubblico per la mostra ‘Ambienti 1956 – 2010. Enviroments by women artists II‘, prima grande mostra del 2024 del Maxxi presieduto da Alessandro Giuli. Con oltre 50.000 visitatori nei primi due mesi d’apertura, in larghissima parte giovani e famiglie, è la mostra d’arte del Maxxi più visitata di sempre. Commenta Alessandro Giuli, Presidente Fondazione Maxxi: “È con grande soddisfazione che annunciamo questo importante traguardo. A renderci orgogliosi non sono solamente i numeri, ma la partecipazione del pubblico alla proposta culturale del Museo nella sua interezza – eventi, performance, incontri, proiezioni – e l’entusiasmo con cui è stata recepita una mostra che rappresenta un manifesto di come immaginiamo il Maxxi del futuro, oltre alla crescente reputazione del Museo nazionale delle arti del XXI secolo agli occhi di istituzioni, sponsor e partner prestigiosi, che in numero sempre maggiore scelgono di affiancare il loro nome a quello del Maxxi. Ringrazio il direttore artistico Francesco Stocchi – prosegue Giuli – che ha fortemente creduto in questa mostra, Lorenza Baroncelli, che dirige con grande abilità il Dipartimento Architettura e Design contemporaneo, Monia Trombetta, direttore ad interim del Dipartimento Arte e tutta la squadra del Maxxi, che si dimostra sempre incredibilmente motivata e all’altezza delle sfide”.
Numerosi i prossimi appuntamenti in programma, a partire dalla grande mostra ‘Giovanni Anselmo. Oltre l’orizzonte’, organizzata in collaborazione con il Guggenheim Museum Bilbao e che aprirà al pubblico giovedì 20 giugno, il ricco palinsesto di Estate al Maxxi e un autunno che si preannuncia denso di sorprese. ‘Ambienti 1956 – 2010’. Environments by Women Artists II, a cura di Andrea Lissoni, Marina Pugliese, Francesco Stocchi è una mostra del Maxxi e della Haus der Kunst di Monaco. Rappresenta il capitolo successivo di ‘Inside Other Spaces. Environments by Women Artists 1956–1976’, progetto ideato dalla Haus der Kunst nel 2023, che ha messo in luce il contributo fondamentale delle donne alla storia di una delle forme di espressione artistica forse ad oggi meno indagate. Al confine tra arte, architettura e design, gli ambienti sono opere tridimensionali e immersive, che si attivano grazie all’interazione del pubblico e vengono completati dalla presenza umana. La mostra al Maxxi prosegue la ricerca dell’istituzione tedesca e ne amplifica la cronologia originaria (1956 – 1976) arrivando fino al 2010, anno del completamento dell’architettura del Museo progettato da Zaha Hadid.
A Judy Chicago, Lygia Clark, Laura Grisi, Aleksandra Kasuba, Léa Lublin, Marta Minujín, Tania Mouraud, Nanda Vigo, Tsuruko Yamazaki si aggiungono in questo secondo capitolo Micol Assaël, Monica Bonvicini, Zaha Hadid, Kimsooja, Christina Kubisch, Nalini Malani, Pipilotti Rist, Martha Rosler e Esther Stocker. Innovation Partner della mostra Almaviva, Gruppo italiano del digitale.
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