I numeri sensoriali per imparare con i sensi

Dopo aver esplorato L’Alfabetiere Sensoriale, oggi vi proponiamo un’attività altrettanto educativa e divertente: la creazione dei numeri sensoriali da 0 a 10. Questa attività è perfetta per insegnare ai bambini i numeri e le quantità, coinvolgendo anche il senso del tatto e stimolando la loro manualità.

Ho preparato 10 fogli (uno per ogni numero), ognuno accompagnato da immagini di matite che possono essere utilizzate per associare la quantità alla cifra. Questo semplice progetto può essere svolto con pochi materiali ed è ideale per giocare insieme ai bambini, aiutandoli a sviluppare competenze matematiche di base in modo ludico.

Cosa Serve:

  • Le matrici dei numeri (scaricabili in fondo all’articolo)
  • Adesivo trasparente (nastro adesivo largo)
  • Cotone
  • Pennarelli o pastelli
  • Forbici

Come Creare i Numeri:

  1. Stampare e colorare le matrici: Iniziate stampando le schede con i numeri da 0 a 10. Lasciate che i bambini colorino i numeri, stimolando la loro creatività e favorendo il riconoscimento visivo delle cifre.
  2. Ricoprire con l’adesivo e ritagliare: Una volta che le matrici sono colorate, ricopritele con adesivo trasparente. Questo le renderà più resistenti e tattili. Successivamente, ritagliate i numeri seguendo i contorni.
  3. Creare le tasche sensoriali: Piegate le immagini dei numeri a metà e incollate i bordi con l’adesivo trasparente, creando delle piccole tasche. Lasciate una piccola apertura per inserire il cotone.
  4. Riempire con cotone: Inserite un po’ di cotone all’interno di ogni tasca. Chiudete l’apertura con adesivo trasparente per sigillare il tutto.

Ora avete i vostri numeri sensoriali pronti per essere utilizzati! Grazie alla loro consistenza morbida, questi numeri permettono ai bambini di esplorare il concetto di quantità attraverso il tatto, oltre a fornire uno strumento pratico per imparare a riconoscere le cifre.

Come utilizzarli:

  • Abbinare quantità e numero: Usate le immagini delle matite per abbinare il numero corretto alla quantità di matite rappresentata.
  • Ricreare la sequenza numerica: I bambini possono disporre i numeri in ordine crescente o decrescente, rinforzando la loro conoscenza della sequenza numerica.
  • Giocare con le operazioni: Utilizzate i numeri per semplici addizioni o sottrazioni, associando il numero di oggetti corrispondente alla cifra.

Potete proporre un numero alla volta, seguendo il ritmo di apprendimento del bambino, o lavorare con tutti i numeri insieme, rendendo l’esperienza più sfidante man mano che i bambini progrediscono.

Questa Attività è utile per:

  • Apprendere i numeri attraverso il tatto: I numeri sensoriali offrono un’esperienza multisensoriale che rende l’apprendimento dei numeri e delle quantità più concreto e accessibile.
  • Imparare la sequenza numerica: Oltre a riconoscere le singole cifre, i bambini possono esercitarsi a ordinare i numeri, sviluppando una comprensione profonda della sequenza.
  • Allenare la manualità: Ritagliare, piegare e incollare richiedono abilità manuali che i bambini possono affinare mentre si divertono.

I numeri sensoriali sono un fantastico strumento educativo che combina gioco e apprendimento. Con pochi materiali e un po’ di creatività, potete creare un set di numeri che aiuterà i bambini a sviluppare competenze matematiche e manuali in modo divertente e interattivo.

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Trovi le matrici da stampare qui

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Post di Paola Misesti

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L’Alfabetiere Sensoriale per imparare con i sensi

Imparare l’alfabeto può diventare un’esperienza multisensoriale divertente e coinvolgente grazie all’Alfabetiere Sensoriale! Questa attività è pensata per stimolare i sensi dei bambini, aiutandoli a familiarizzare con le lettere attraverso il tatto, la vista e il gioco.

Cos’è l’Alfabetiere Sensoriale?

L’Alfabetiere Sensoriale è composto da 26 fogli, uno per ogni lettera dell’alfabeto, accompagnati da immagini corrispondenti. Ogni lettera si trasforma in una piccola tasca da riempire con del cotone, creando così un oggetto che i bambini possono toccare e manipolare mentre imparano.

Materiali Necessari

Le matrici delle lettere e delle immagini che trovate sotto

Adesivo trasparente

Cotone

Pennarelli

Forbici

Come Creare l’Alfabetiere Sensoriale

La creazione dell’alfabetiere è un processo semplice che può essere svolto insieme ai bambini, rendendo l’attività educativa anche nella sua preparazione. Seguite questi passaggi:

Stampate e Colorate le matrici delle lettere e delle immagini. Invitate i bambini a colorare le lettere e i disegni per rendere ogni foglio unico e personalizzato.

Ricoprite le immagini con del nastro adesivo trasparente per dare resistenza alle tasche. Successivamente, ritagliate seguendo i contorni delle immagini.

Piegate le immagini lungo le linee indicate e incollate i bordi tra loro usando l’adesivo, creando così delle piccole tasche.

Riempite con Cotone l’interno di ogni tasca e richiudete il tutto. Il cotone aggiunge una componente tattile che rende l’esperienza di apprendimento più ricca e divertente.

Modi Creativi per Utilizzare l’Alfabetiere Sensoriale

Una volta completato, l’Alfabetiere Sensoriale può essere utilizzato in vari modi per favorire l’apprendimento:

Abbinare Lettera e Immagine: I bambini possono associare ogni lettera alla sua immagine , rafforzando la connessione tra suono, grafia ed oggetto.

Ricreare la Sequenza Alfabetica: Utilizzate le tasche per ricostruire la sequenza alfabetica, aiutando i bambini a memorizzare le lettere e il l’ordine.

Giocare con le Sillabe e le Parole: Combinate diverse lettere per formare sillabe e parole, incoraggiando i bambini a sperimentare con il linguaggio.

Introduzione Progressiva: Presentate una lettera alla volta, seguendo il ritmo di apprendimento del bambino, oppure create tutte le lettere in una sola volta per un’esperienza completa e immediata.

I Benefici dell’Alfabetiere Sensoriale

Questo alfabetiere offre numerosi benefici per lo sviluppo dei bambini:

Apprendimento Multisensoriale: Imparare le lettere diventa un’esperienza tattile che coinvolge più sensi, facilitando la memorizzazione.

Associazione Suono-Grafia: I bambini possono abbinare i suoni alle lettere visive, rafforzando la comprensione della fonetica.

Sequenza Alfabetica: Con l’uso continuo, i bambini apprendono e consolidano la sequenza delle lettere

Sviluppo della Manualità: La preparazione e l’uso delle kit aiutano a migliorare le abilità motorie

L’Alfabetiere Sensoriale è un modo meraviglioso per rendere l’apprendimento dell’alfabeto un’esperienza interattiva, giocosa e indimenticabile!

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Post di Paola Misesti

Coding al buio: la robotica educativa inclusiva supera le barriere visive

Immaginiamo di voler imparare a programmare piccoli robot, ma senza poter vedere lo schermo del computer o il robot stesso. Questo è l’elemento innovativo del progetto “Coding al buio“, un’attività che sfida le tradizionali metodologie di robotica educativa, rendendole totalmente inclusive per bambini con disabilità visiva.Indice degli argomenti
La sfida della robotica educativa inclusiva per bambini non vedentiL’approccio non si limita a insegnare la programmazione, ma offre un’esperienza immersiva e sensoriale che permette a chi non vede di esplorare in prima persona il mondo della tecnologia.Il progetto si distingue per l’uso di un linguaggio di programmazione accessibile e la modifica di piccoli robot in modo che possano essere guidati esclusivamente tramite feedback sonori e tattili.I bambini non vedenti, in questo modo, hanno la possibilità di interagire con la tecnologia in modo autonomo, superando le barriere che spesso li separano dal mondo digitale. Ma non è solo una questione di accessibilità: “Coding al buio” vuole anche sensibilizzare i partecipanti a comprendere, attraverso l’esperienza diretta, che cosa significhi affrontare il mondo senza la vista.Non è solo una metodologia educativa, ma un vero e proprio strumento di cambiamento culturale, capace di abbattere pregiudizi e stimolare nuove forme di apprendimento e partecipazione. In un contesto dove la disabilità visiva è spesso percepita come un ostacolo insormontabile, “Coding al buio” dimostra che, con la giusta inclusività, ogni bambino può accedere alle stesse opportunità.  Il progetto “Coding al buio”Troppo spesso si dà per scontato che, se una tecnologia è definita accessibile o inclusiva, allora lo sia per tutti. La realtà è ben diversa: molte soluzioni didattiche, in particolare nel campo della robotica educativa, non sono pensate per rispondere alle esigenze di tutti i bambini o per tutti i tipi di disabilità. È qui che entra in campo “Coding al buio”; si tratta di un progetto che non si limita a rendere la robotica accessibile, ma rivoluziona completamente il concetto di inclusività.Questa attività permette a bambini non vedenti di esplorare la programmazione e interagire con la tecnologia in modo autentico ed autonomo, abbattendo le barriere sensoriali e trasformando un’esperienza educativa in un viaggio immersivo e realmente accessibile per tutti.Chi si intende di robotica sa che fino ad ora la programmazione di robot si è sempre concentrata su linguaggi visuali e interfacce grafiche che, sebbene intuitivi per la maggior parte degli utenti, risultano difficilmente accessibili per chi non può usufruire della vista. Per questo motivo, il progetto “Coding al buio” ha voluto ripensare l’approccio educativo, modificando un piccolo robot, ovvero Codey Rocky e sviluppando un sistema che potesse utilizzare feedback sonori e tattili al posto delle tradizionali interfacce grafiche.Innovazioni sensoriali nella robotica educativa inclusivaIl fulcro dell’innovazione risiede nell’adattamento del linguaggio di programmazione sulla piattaforma MBlock, che è stato modificato per rendere la programmazione totalmente sensoriale. I bambini, infatti, non devono utilizzare alcuno schermo, ma affidarsi esclusivamente al senso del tatto per programmare e controllare il robot. La trasformazione dei comandi visivi in segnali tattili e sonori consente ai bambini di orientarsi attraverso una serie di feedback uditivi. Ogni direzione di movimento del robot è associata a un suono distinto e a un materiale tattile differente, che consente di “sentire” il movimento del robot e comprenderne le azioni in tempo reale.La doppia valenza della robotica educativa inclusivaUna caratteristica fondamentale di “Coding al buio” è che, pur essendo progettato per rispondere alle esigenze di bambini con disabilità visiva, non si limita a questo; il progetto ha una valenza educativa inclusiva, poiché coinvolge anche bambini senza disabilità visiva, che vengono messi nella condizione di comprendere e vivere in prima persona le difficoltà legate all’assenza di vista. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di abbattere le barriere per i bambini non vedenti, ma anche di sensibilizzare gli altri partecipanti, affinché possano comprendere meglio le sfide che questi affrontano ogni giorno attraverso un’esperienza diretta. Quale miglior modo di mettersi nei panni altrui, se non l’essere chiamati a sperimentare in prima persona che cosa significhi vivere in un mondo che non è stato pensato per chi non può vedere, per questo i partecipanti sono bendati per tutta la durata dell’attività; perdendo così i punti di riferimento visuali, ricostruendoli in modo tattile e visivo.Prima attività: l’approccio uditivo nella robotica educativa inclusivaIl progetto si sviluppa in tre attività principali, che coinvolgono i bambini in percorsi di apprendimento graduali ma sempre stimolanti. La prima attività (Figura 1) consiste in una serie di esercizi in cui i bambini devono memorizzare una sequenza di suoni e abbinarla ai corrispondenti materiali tattili. Ogni direzione che il robot può seguire è associata a un suono specifico e a un materiale tattile distinto, creando un’esperienza sensoriale che stimola la memoria uditiva e la capacità di riconoscere schemi mnemonici. L’obiettivo di questa attività è permettere ai bambini di imparare a “sentire” il percorso, riconoscendo le informazioni tramite i suoni.Figura 1 – Attività Udito: si hanno a disposizione la scatoletta sensoriale, dei contenitori all’interno dei quali sono inserite delle frecce direzionali dei medesimi materiali presenti sui tasti della scatoletta e una striscia di velcro sulla quale applicare il percorso ascoltato in modo lineare.Seconda attività: navigazione tattile nella robotica educativa inclusivaLa seconda attività (Figura 2) si concentra sulla navigazione di un percorso tridimensionale; qui, i bambini devono programmare il movimento del robot lungo un percorso tattile, utilizzando una scatoletta sensoriale dotata di tre pulsanti che rappresentano le tre direzioni di movimento: avanti, destra e sinistra.Figura 2 – Attività Tatto: si hanno a disposizione un percorso tattile creato su un asse di legno dove sono applicati, sulla barriera laterale di sinistra, i materiali tattili corrispondenti ai movimenti che Codey Rocky deve compiere e la tavoletta sensoriale con la quale programmare i movimenti da eseguire per poter arrivare al traguardoOgni tasto, come nella precedente attività, è contrassegnato da un materiale tattile diverso, che aiuta i bambini a comprendere il percorso ed orientarsi nella programmazione dei movimenti. Codey Rocky è collegato via wireless ad un secondo robot connesso a sua volta con la scatola sensoriale, eseguirà i movimenti programmati dai bambini tramite i pulsanti presenti sulla scatola sensoriale con l’obiettivo di raggiungere il traguardo. Centrale in questo esercizio è lo sviluppo della capacità di combinare l’aspetto tattile con l’orientamento spaziale, sviluppando competenze di problem solving e di pensiero critico.Terza attività: robotica educativa inclusiva e integrazione sensoriale La  terza ed ultima attività (Figura 3) unisce la prima e la seconda: in questa fase, infatti, viene data a disposizione una mappa, realizzata attraverso un reticolo tattile, all’interno del quale sono inseriti piccoli elementi creati tridimensionalmente con i Lego; non si tratta di un percorso predefinito, ma che deve essere scoperto tramite l’esplorazione tattile. Inizialmente il compito consiste nel localizzare l’obiettivo, comprendere il tragitto da seguire e, successivamente, programmare i movimenti sulla scatola sensoriale. Figura 3 – Attività Tatto e Udito: si hanno a disposizione una mappa tattile ricreata grazie all’utilizzo di Lego e pittura tridimensionale e la scatoletta sensoriale con cui programmare i movimentiDurante la programmazione si riceve dal robot un feedback immediato di tipo uditivo, così da identificare eventuali errori e correggerli tempestivamente; finalmente grazie a questa ultima attività si arriva ad una programmazione tramite l’uso di due sensi, tatto ed udito, contemporaneamente.L‘impatto sociale della robotica educativa inclusiva“Coding al buio” rappresenta dunque un importante passo avanti verso un’educazione inclusiva che crea un ponte tra disabilità e tecnologia. Grazie all’innovativo utilizzo dei sensi del tatto e dell’udito, il progetto consente ai bambini non vedenti di interagire con la robotica in modo autonomo, offrendo loro un’esperienza che arricchisce non solo le loro competenze tecnologiche, ma anche la loro comprensione del mondo, evidenziando come l’uso potenziato dei sensi rimanenti consenta di vivere un’esperienza normalmente riservata a chi ha la vista. Sensibilizza inoltre i bambini vedenti a superare i pregiudizi relativi alla disabilità visiva contribuendo alla creazione di una cultura di inclusione e rispetto reciproco. Tutto ciò che serve è la giusta progettazione e un approccio sensoriale adeguato con cui ogni bambino, indipendentemente dalle sue capacità visive, può essere parte integrante del mondo della tecnologia e può portare con sé nuove prospettive e opportunità di crescita.BibliografiaCanavero A. (2007), L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Trent’anni di inclusione nella scuola italiana, Trento, Erickson.Gargiulo M.L. (2005), Il bambino con deficit visivo. Comprenderlo per aiutarlo. Guidaper genitori, educatori, riabilitatori. Milano, Franco Angeli.Grimaldi R. (2022)(a cura di), La società dei robot, Milano, Mondadori.Mangiatordi A. (2017), Didattica senza barriere, Universal Design, tecnologie e risorse sostenibili, Pisa, ETS.

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