Ragazzo suicida a Senigallia, il dibattito sui social: “Anche ai miei tempi esisteva il bullismo, ma nessuno si toglieva la vita”

La recente tragedia di un giovane quindicenne di Senigallia, vittima di bullismo e spinto al suicidio, ha scosso profondamente l’opinione pubblica e sollevato riflessioni accese sui social media. In particolare, un post su X ha innescato un ampio dibattito.

Tutti gli adulti che di fronte alla tragedia del suicidio del quindicenne se ne escono con frasi come “Anche ai nostri tempi c’era il bullismo, ma non ci siamo uccisi”, si dimenticano una cosetta fondamentale: quando eravamo adolescenti noi, non c’erano i social.
Una volta

— The Mother of the Possessed Cats🍉 (@DeviStareCalmo) October 15, 2024

L’autrice del post ha evidenziato una differenza cruciale tra il bullismo del passato e quello attuale: oggi i social media amplificano le sofferenze, rendendo la vita dei giovani vittime un inferno che non trova tregua neppure dentro le mura di casa.

Uno dei punti cruciali sollevati è la convinzione, espressa da alcuni adulti, che “anche ai

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