Il modello di “Classi in rete” alla Conferenza internazionale CSCL 2025

13 Giu Il modello di “Classi in rete” alla Conferenza internazionale CSCL 2025
Alla 18th International Conference on Computer-Supported Collaborative Learning (CSCL) – il più importante appuntamento scientifico dedicato all’apprendimento collaborativo supportato da tecnologia che si è svolto a Helsinki (10-13 giugno) – L’INDIRE ha presentato il Paper: Improving “Classi in rete” Model through Teachers’ Reflections: A Design-Based Research Case Analysis di Stefano Cacciamani (Università della Valle d’Aosta), Giuseppina Rita Jose Mangione (INDIRE) e Michelle Pieri (Università di Trieste).
Il lavoro rappresenta la sperimentazione condotta secondo i principi della Design-Based Research (DBR), finalizzata a migliorare e ridefinire il modello “Classi in rete”: un ambiente educativo innovativo, progettato per contrastare l’isolamento delle piccole scuole, attraverso pratiche collaborative online, progettazione condivisa e sviluppo di comunità di conoscenza interscolastiche.
Una sperimentazione sistematica per un modello in evoluzione
La ricerca si è basata sull’analisi qualitativa e quantitativa delle riflessioni di 40 docenti coinvolti nella prima iterazione del modello, attuato in Abruzzo in 18 classi con oltre 220 studenti. I dati raccolti – attraverso strumenti come il Knowledge Forum, i Canevas di progettazione e cicli riflessivi in ambiente digitale – sono stati codificati con il metodo Conjecture Mapping, evidenziando punti di forza, criticità e proposte di miglioramento.
I risultati hanno guidato l’avvio della seconda iterazione del modello, attualmente sperimentato in Liguria con oltre 70 docenti e circa 500 studenti di 40 classi di piccole scuole, con l’introduzione di strumenti compensativi per l’inclusione, tutorial per l’uso delle piattaforme, una pianificazione condivisa delle fasi di lavoro e nuovi ambienti virtuali di comunicazione tra docenti e ricercatori.
Ricerca, tecnologia e inclusione: un modello italiano osservato dall’Europa
“Classi in rete”, ispirato all’esperienza delle Écoles en réseau del Québec, si configura come un modello flessibile e scalabile, pensato per trasformare le pluriclassi isolate in comunità distribuite di apprendimento. L’approccio DBR adottato non solo ha validato le pratiche già attivate, ma ha dato vita a un ciclo di miglioramento continuo che valorizza la voce dei docenti come risorsa epistemica per l’innovazione educativa.
Il riconoscimento della CSCL 2025, evento di riferimento per la comunità scientifica internazionale dell’educazione, conferma la rilevanza scientifica e la solidità metodologica del progetto, nonché la capacità del sistema scolastico italiano – in dialogo con la ricerca – di produrre modelli pedagogici sostenibili, collaborativi e basati sull’evidenza.
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