I patti educativi territoriali contro la dispersione nell’incontro promosso da Regione Toscana

21 Mag I patti educativi territoriali contro la dispersione nell’incontro promosso da Regione Toscana
“I patti educativi territoriali contro la dispersione scolastica: l’esperienza dei PEZ della Regione Toscana” è il titolo dell’incontro, promosso dalla Regione Toscana, che si svolge giovedì 22 maggio presso l’Auditorium Sant’Apollonia di Firenze. Si tratta di un’importante occasione di confronto che prende le mosse dal sistema territoriale toscano delle alleanze educative sviluppate attraverso i PEZ (Patti Educativi Zonali), per affrontare una riflessione dialogata con autorevoli voci del panorama nazionale in prospettiva interdisciplinare.
L’evento vedrà riuniti numerosi rappresentanti istituzionali ed esperti del mondo accademico e dell’istruzione insieme al Presidente INDIRE Francesco Manfredi e alle ricercatrici Giuseppina Rita Jose Mangione e Stefania Chipa. Il loro contributo sarà incentrato sulle esperienze dell‘Osservatorio Nazionale sui Patti educativi, l’iniziativa avviata dall’INDIRE insieme a Labsus per raccogliere e monitorare i Patti Educativi di Comunità, realizzati e sottoscritti dalle scuole sul territorio.
Dal 2021 l’interesse di ricerca dell’Istituto, infatti, si è indirizzato verso quelli che considera strumenti strategici per la costruzione di solide e concrete alleanze, capaci di avere un impatto positivo sul sistema educativo e sull’intera comunità che vive il territorio.
I Patti rappresentano lo strumento per la costruzione di una nuova visione di scuola in cui il concetto di comunità è al centro del curricolo, delle azioni formative e dello spazio di apprendimento. Uno spazio di apprendimento che ruota intorno all’idea di un ambiente aperto alle relazioni, inclusivo, che integra formale e informale. Questi strumenti trasformano la scuola in un learning hub, fulcro di un ecosistema educativo ampio e in continua evoluzione, che si avvale del territorio per ripensare il curricolo e la didattica, modificando il tempo-scuola e la mobilità di docenti e studenti.
Tramite i dati raccolti dall’Osservatorio, sta diventando possibile analizzare gli elementi caratterizzanti i Patti per sostenere nuove forme di scuola aperte al territorio e contribuire, tramite momenti di formazione e condivisione delle migliori pratiche, alle esperienze di co-progettazione che poggiano sulla sussidiarietà e corresponsabilità educativa.
L’invito a contribuire a questa importante raccolta di esperienze è sempre aperto, a tutte le scuole, che possono inviare il loro patto educativo e dare un importante sostegno a un database nazionale utile. Questo sarà utile e fondamentale per una ricerca che mira ad affermare l’idea di una “scuola diffusa”, che si estende oltre le mura d’istituto per interagire con il territorio e coinvolgere tutta la cittadinanza.
INVIA IL TUO CONTRIBUTO ALL’OSSERVATORIO NAZIONALE PATTI EDUCATIVI>>
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