Smart working: è lo zaino l’accessorio preferito dei nomadi digitali

Una volta riservato a studenti e scout, oggi lo zaino è un simbolo di stile, praticità e identità professionale. Nel 2025, si conferma come il compagno inseparabile del nomade digitale e del lavoratore ibrido, in un’epoca in cui i confini tra vita personale e professionale si fanno sempre più fluidi.

Una crescita costante: I numeri parlano chiaro

Secondo Google Trends, le ricerche online per parole chiave come “zaino porta PC”, “zaino lavoro donna” e “zaino business” sono in costante aumento da oltre cinque anni. Solo in Italia, si registrano oltre 3 milioni di ricerche mensili relative a zaini di ogni tipo.

Le regioni che guidano questa domanda sono Lombardia, Lazio e Campania, aree ad alta densità urbana e con forti flussi di mobilità interregionale. Tuttavia, il fenomeno è globale: il mercato degli zaini multifunzione ha superato i 23 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita annua media del 6,5%.

Il simbolo della mobilità post-pandemica

Dopo il Covid-19, milioni di professionisti hanno abbandonato l’ufficio fisso. In Italia, nel 2024, oltre il 28% dei lavoratori svolge almeno parte delle proprie mansioni in smart working. In questo contesto, lo zaino diventa protagonista: non è solo un contenitore per laptop, borracce, powerbank, libri e cuffie noise-cancelling, ma anche un’espressione di gusto estetico e personalità.

“Lo zaino è diventato la nuova borsa professionale. Dice chi sei, come vivi e dove stai andando,” afferma il team di MyBrandItalia.it, piattaforma italiana specializzata in accessori e moda.

Chi sono i nuovi “zainisti”?

Dall’analisi interna di MyBrandItalia.it, emerge il profilo del consumatore tipo nel 2025:

  • Età: 20–45 anni
  • Professione: freelance, creator, sviluppatore, insegnante, studente universitario
  • Lifestyle: urbano, sostenibile, digitale
  • Spesa media per zaino di fascia media-alta: 70–140 euro

Tra i modelli più amati troviamo brand iconici come Eastpak, The North Face e Fjällräven, ma crescono anche i marchi eco-friendly e italiani di design.

Breve storia dello zaino in 4 tappe

  1. 1900–1945: Nasce come strumento militare e da escursionismo.
  2. Anni ’70–’90: Esplosione nell’uso scolastico e giovanile (iconico in Italia il boom Invicta).
  3. Anni 2000: Diventa accessorio fashion grazie allo streetwear.
  4. Dal 2020: Simbolo di lavoro ibrido, mobilità urbana e lifestyle tech.

Dallo zaino alla viralità: l’evoluzione culturale

Oggi, lo zaino non è solo praticità: è protagonista anche sui social. Hashtag come #backpackcheck e #whatsinmybag spopolano su TikTok, accumulando centinaia di milioni di visualizzazioni. Questo dimostra quanto questo accessorio racconti chi siamo e come ci muoviamo nel mondo.

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