JUDO E PSICOLOGIA: DIDATTICA CONTRO IL BULLISMO.

Judo e psicologia: didattica contro il bullismo
Cos’è il judo: JUDO E PSICOLOGIA
In sintesi, la parola JU-DO indica “Il miglior impiego dell’Energia” cioè, la massima efficacia con il minor dispendio di energie.
Questa arte marziale, risulta una disciplina assolutamente innovativa poiché, oltre all’allenamento fisico, introduce ideali e valori quali: amicizia, prosperità, mutuo benessere, superamento del concetto di vittoria e sconfitta, comprensione del prossimo ed ineccepibile comportamento anche fuori dalla palestra, nelle relazioni sociali ed umane.

Questi ideali, rivoluzionano completamente la vecchia concezione di arte marziale poiché, i nuovi obiettivi da raggiungere, divengono: socializzare, praticare attività fisica senza violenza, aiutarsi reciprocamente, meditare, essere se …

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Compri casa? Il mutuo come non te l'hanno spiegato prima

L’immobile che fa al caso nostro è disponibile: come procedere con l’acquisto? Se non si dispone del denaro sufficiente si ricorre a un mutuo: quali sono gli step principali per richiederlo? Fino a quale importo la banca è disposta a concedere il prestito e per quanti anni? Quale tasso ci conviene contrattare? Sono tutte domande che è giusto porsi nei momenti importanti della vita personale e familiare e su cui è fondamentale avere delucidazioni prima di compiere un passo importante come l’acquisto di una casa.
Che cos’è un mutuo e come attivarloIl mutuo è una particolare tipologia di contratto che coinvolge due soggetti:

Il mutuante, ossia il soggetto (tipicamente una banca) che eroga una somma sotto forma di prestito.
Il mutuatario, colui che si impegna a restituire la somma ricevuta.

Il mutuo presenta la caratteristica di reciprocità: quanto viene prestato deve essere restituito entro una certa scadenza; ciò fa sì che il contratto stipulato giunga alla sua naturale conclusione.
Il bilancio familiare In Italia il 75% delle famiglie ha una casa di proprietà; gli italiani, quindi, investono nel patrimonio immobiliare ma non tutti hanno a disposizione la liquidità necessaria per l’acquisto di un’abitazione. Negli ultimi 5 anni è aumentata la platea degli italiani con almeno un finanziamento attivo, stimolati da condizioni d’offerta e tassi applicati vantaggiosi oltre che dal proliferare di promozioni.Nel processo di pianificazione finanziaria personale, adottare una strategia di indebitamento in modo consapevole risponde allo scopo di anticipare, nel presente, la realizzazione di progetti di vita e di specifiche esigenze. Ecco perché è fondamentale partire dal proprio bilancio familiare per avere non soltanto una panoramica delle proprie entrate e (soprattutto) delle spese in uscita, ma anche per riuscire a stanziare un budget da investire in spese importanti come l’acquisto della casa.
Quando decidiamo di stipulare un mutuo ci assumiamo dei rischi. La prima valutazione da fare è certamente di tipo finanziario e deriva da:

L’importo periodico della rata di rimborso, che è legato alla tipologia di tasso applicato.
La durata del piano.
L’ammontare complessivo da restituire, comprensivo di costi e interessi.

Il mutuo risulta essere un impegno importante per il bilancio familiare e va scelto con molta attenzione. Da dove iniziare? Innanzitutto, un aspetto essenziale da prendere in considerazione è capire quanto del capitale personale può essere investito per finanziare l’acquisto della casa, la stipula del mutuo e il pagamento delle rate. Valutare, dunque, l’entità dei propri risparmi e stanziare il proprio budget massimo di investimento. Molto spesso, infatti, si commette l’errore di cercare casa senza conoscere la propria capacità di “mutuo-acquisto”, ovvero l’importo massimo che l’istituto bancario a cui ci si rivolge sarebbe disposto a stanziarci; ciò fa sì che si rischi di perdere una proposta d’acquisto vantaggiosa proprio perché la banca, valutando la nostra capacità di rimborso (rating), decida di non concederci il finanziamento.
Il calcolo della propria capacità di “mutuo-acquisto” è, quindi, il primo passo da compiere ancor prima di andare alla ricerca della casa, perché consente di capire qual è la fascia di prezzo limite dell’immobile che possiamo permetterci. Per conoscere il proprio potere di “mutuo-acquisto” bisogna:

Partire dal reddito netto familiare, andando a sommare tutti i redditi dei mutuatari (se si vuole procedere con un mutuo cointestato).
Sottrarre alla somma ottenuta la quota di eventuali finanziamenti in corso.
Il mutuo sarà concesso solo se il rapporto tra rata mensile del mutuo ed entrate nette mensili non supererà il 33-35%.

Quale istituto bancario scegliere?Tra i passaggi che determinano la preferenza di un mutuo rispetto a un altro c’è la scelta dell’istituto bancario a cui affidarsi. È bene individuare la soluzione che più si avvicina a soddisfare le nostre esigenze e la scelta della banca è davvero importante in quanto bisogna cercarne una che offra le dovute garanzie a tassi di interesse minori. Uno dei fattori che contribuiscono a far ricadere la decisione del mutuatario su un determinato istituto finanziario è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) che rappresenta il costo complessivo del mutuo, comprensivo di tutte le spese (oltre ai consueti interessi) come: spese di incasso rata, istruttoria e perizia, assicurazioni obbligatorie ecc.
Questo tasso è il parametro più importante per valutare l’effettiva convenienza di un finanziamento e deve essere indicato per legge sui documenti informativi della banca. Confrontate le varie offerte di mutuo, ordinate per TAEG, si opterà per la banca che offre quello più basso.
Uno dei costi che influenzerà maggiormente il TAEG è lo spread, ovvero un importo “extra” che l’intermediario calcolerà rispetto al tasso di riferimento (variabile o fisso che sia).

I TASSI DEL MUTUOUn mutuo è un prestito a titolo oneroso, pertanto chi ha ricevuto la somma di denaro, oltre che provvedere al suo rimborso, dovrà corrispondere anche una quota di interessi che viene calcolata attraverso il tasso di interesse. Nel mercato immobiliare esistono due tipologie di tassi:

TASSO FISSO, viene concordato nel momento in cui si stipula il contratto di finanziamento e rimane costante per tutta la sua durata, così come l’importo di tutte le rate.

TASSO VARIABILE, viene stabilito al momento della stipula del contratto ma viene poi ricalcolato periodicamente per tutta la durata del prestito in base all’oscillazione del mercato finanziario.

Esistono poi mutui a tasso variabile con cap (capped rate), che prevedono un tetto massimo per il tasso di interesse da applicare alle rate oltre il quale non potrà mai salire (anche se i tassi di mercato dovessero superarlo) e mutui a tasso misto, che consentono di cambiare il tasso di interesse periodicamente, passando da uno variabile a uno fisso e viceversa.
Prima ancora di valutare se affidarsi a un tasso fisso o a uno variabile, è bene sapere che il tasso del mutuo è composto da due elementi:

Lo spread scelto dalla banca, il margine che l’istituto di credito applica per coprire i costi dell’operazione e per ritagliarsi un profitto.
L’indice finanziario di riferimento, che registra l’andamento del costo del denaro e dell’inflazione e, di conseguenza, dei tassi presenti sui mercati finanziari.

Il mutuo a tasso fisso è agganciato all’indice IRS (Eurirs), che va da 1 a 50 anni, e corrisponde alla durata del mutuo. È un indice diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea e stima quanto costerà il denaro nel lungo periodo. Solitamente si applica l’IRS a 30 anni.
Il mutuo variabile, invece, è agganciato agli indici EURIBOR (a 1 o 3 mesi) o al tasso di riferimento della Bce. Si tratta di tassi che indicano il prezzo del denaro all’ingrosso per brevi scadenze, cioè quanto costa alle banche prenderlo in prestito da altre banche o dalla Bce. Solitamente si usa il tasso Euribor a 3 mesi.

I RISCHI E I VANTAGGIPrima di sottoscrivere un mutuo è necessario essere certi di poterlo rimborsare, anche alla luce di eventuali finanziamenti in corso, debiti pregressi o di possibili imprevisti come la perdita di un’entrata rilevante o spese improvvise; è bene pensare anche di sottoscrivere una buona polizza. Nell’eventualità in cui ci si accorga di non essere in grado di pagare le rate, è consigliabile chiedere una rinegoziazione delle condizioni (vedi sotto) alla banca o all’istituto finanziario a cui ci si è rivolti. Un allungamento del finanziamento, per esempio, rende le rate mensili più basse e quindi più sostenibili.
Un altro rischio da tenere in conto è il possibile aumento dell’importo delle rate. Bisogna aver presente che l’effetto di un rialzo dei tassi ha un impatto più rilevante sui mutui con scadenza più lunga. A parità di durata, infatti, i tassi variabili all’inizio sono più bassi di quelli fissi ma possono aumentare nel tempo, facendo così crescere l’importo delle rate anche in misura consistente.
La stipula di un mutuo per l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione edilizia di un immobile presenta però anche dei vantaggi come l’ottenimento di un risparmio fiscale: gli interessi passivi pagati possono essere portati in riduzione dell’Irpef (l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) dovuta dal contribuente, compresi gli oneri accessori.

Tre consigli utili1. Più i tempi sono lunghi e più è importante tenere in considerazione i possibili imprevisti: una copertura assicurativa è indispensabile per tutelare noi e i nostri familiari.2. Se riesci, affianca alla sottoscrizione di un mutuo l’attivazione di un PAC (Piano di Accumulo) che ti possa aiutare a creare un gruzzoletto utile a estinguere, nell’eventualità, il mutuo in anticipo.3. Controlla periodicamente le condizioni del mercato: grazie alla surroga puoi trovare condizioni economiche vantaggiose e senza alcun costo aggiuntivo per te.

Per daperne di più vai sul sito di ProfessioneFinanza.
A cura di di Jonathan Figoli CEO ProfessioneFinanza® e responsabile Family Economy School

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