Come scrivere un tema di fantasia (il testo, lo schema)
Tema
Immagino di vivere in un altro mondo, in un altro pianeta. Ve lo descrivo
Avevo trovato rifugio in un cavo di un albero altissimo. Lì avevo tutto lo spazio che mi occorreva: infatti dentro il tronco poteva starci comodamente una famiglia composta da quattro persone.
Non ricordavo come fossi arrivata in quel mondo sperduto, primitivo.
Le colline erano coperte da una boscaglia fittissima. Il terreno era fangoso, le scarpe ci affondavano. Mentre camminavo sotto un sole caldissimo, scorsi, in lontananza, “combattendo” i rami degli alberi che mi sbattevano continuamente in faccia, della schiuma bianca: sembrava un’onda. Corsi in quella direzione e notai, con grande stupore, che in quel punto si formava un’enorme insenatura.
Cominciammo a correre nei prati, nei boschi, sulla spiaggia. Ridevamo per niente, proprio come due bambine che si conoscono da sempre.
Tema
Immagino di vivere in un altro mondo, in un altro pianeta. Ve lo descrivo
Non stavo un attimo ferma mi divertivo a esplorare il nuovo pianeta.
Avevo trovato rifugio in un cavo di un albero altissimo. Lì avevo tutto lo spazio che mi occorreva: infatti dentro il tronco poteva starci comodamente una famiglia composta da quattro persone.
Non ricordavo come fossi arrivata in quel mondo sperduto, primitivo.
Le colline erano coperte da una boscaglia fittissima. Il terreno era fangoso, le scarpe ci affondavano. Mentre camminavo sotto un sole caldissimo, scorsi, in lontananza, “combattendo” i rami degli alberi che mi sbattevano continuamente in faccia, della schiuma bianca: sembrava un’onda. Corsi in quella direzione e notai, con grande stupore, che in quel punto si formava un’enorme insenatura.
Io ero stanchissima, non ne potevo più; mi sdraiai sulla sabbia calda e mi addormentai profondamente. Fui svegliata da un insopportabile formicolio sotto i piedi e mi accorsi, con meraviglia che un delfino cercava di chiamarmi. Mi afferrò per la maglietta e mi sistemò comodamente sulla sua schiena, Si tuffò in mare e cominciò a nuotare velocemente. Mi stupii: riuscivo a respirare, l’acqua non mi entrava nel naso. Dopo circa un quarto d’ora riemergemmo. Di fronte a noi c’era un’isoletta dove era era stato costruito un villaggio.
Salutai il mio amico delfino e mi arrampicai su un albero: da lì potevo scrutare tutto il paesaggio, senza essere vista. Stetti per un po’ sul ramo più alto, ma la curiosità era tale che a un certo punto mi ritrovai al centro del paese. Non riuscivo a credere ai miei occhi: tutte quelle persone io le conoscevo; c’erano i miei parenti, i miei compagni di scuola, Ad un tratto scorsi una bambina che poteva avere circa la mia età. Corsi da lei e non potei trattenere un grido di stupore: era identica a me! Tutte e due non sapevamo cosa dire, io mi feci coraggio e le chiesi come si chiamava, Quando mi rispose sgranai gli occhi. Il suo nome era Marta Giaccardi proprio come il mio. Diventammo subito amiche: avevamo gli stessi gusti lo stesso carattere.
Cominciammo a correre nei prati, nei boschi, sulla spiaggia. Ridevamo per niente, proprio come due bambine che si conoscono da sempre.
Ad un certo punto vidi spuntare dall’acqua il delfino e … “DRIN-DRIN”. Aprii gli occhi e mi ritrovai in camera mia. a Porto Maurizio. Purtroppo era tutto finito, era stato soltanto un sogno.
Tema: Descrivo me stesso – Schema del testo per la scuola primaria e media
La descrizione della persona: ” Il maestro Ercole”, schema del testo
Tema con schema di lavoro: “La mia mamma”.
Tema: “La mia compagna di banco” (schema del testo)
Tema: “La maestra Tilde” (schema del testo)
La descrizione di una persona cara: la nonna. Il testo e la traccia del lavoro.
“La mia mamma”: tema con schema di lavoro.
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