Per questa estate solo compiti originali

ARTICOLO SCRITTO DA: MARTA BRUSCO FORMATRICE SCUOLA OLTRE

PER QUESTA ESTATE SOLO COMPITI ORIGINALI

Per l’estate stop ai soliti compiti presi dai libri. Un po’ di originalità e creatività.

Arriva l’estate e arrivano i “famosi” compiti delle vacanze? Che compiti possiamo assegnare per quest’estate? Come possiamo unire la didattica, talvolta considerata noiosa dai ragazzi e la voglia di rinforzare le conoscenze acquisite in vista del nuovo anno?

Le domande rispetto a quali siano i compiti migliori da assegnare sono molte. Abbiamo quindi pensato di scrivere questo articolo per aprire una riflessione con voi e aiutarvi a trovare le risposte alle vostre domande, calandole sui vostri alunni e alunne, creando dei compiti ad hoc per loro.

Per i ragazzi delle scuole secondarie ci piacerebbe pensare ai compiti delle vacanze come delle attività di scoperta, scoperta di quelle che sono le proprie passioni, i propri desideri, le proprie ipotetiche prospettive future. Non dimentichiamoci che è proprio durante le scuole medie che si inizia a pensare a “chi vorrei essere da grande”. I ragazzi si trovano a cercare dentro di sé una risposta concreta, ben diversa da quella che si davano durante gli anni precedenti.

Se fino a qualche anno fa alla domanda «Cosa ti piacerebbe fare da grande?» si aveva qualche risposta da parte dei/delle giovani adolescenti, oggi spesso c’è confusione, indecisione o l’idea che approdare sui social o piattaforme digitali sia la sola possibile carta giusta di svolta. Molti dei ragazzi e delle ragazze che incontriamo tutti i giorni ci raccontano sempre quant’è difficile capire cosa gli piacerebbe fare da grande. Ed è proprio vero. Così come è vero che sono liberi di cambiare la loro scelta lungo il loro percorso di crescita. Ma allora perché non approfittare dei compiti delle vacanze estive per iniziare a scoprire cosa c’è intorno a loro? Sappiamo che non è facile pensare compiti ad hoc che uniscono la didattica a questo grande tema, ma ci possiamo provare insieme. E noi abbiamo pensato a qualche spunto per voi.

Invitare gli alunni a effettuare delle interviste alle persone sul proprio lavoro. Prendiamo un salumiere, un negoziante, una colf, un agricoltore, e così via, diamo loro la possibilità di conoscere dei lavori non necessariamente vicini al loro mondo. In base alla preparazione della classe potete lasciare una traccia di intervista, richiedere un numero di domande minimo, lasciare la possibilità di creare video, racconti, presentazioni tramite fotografie, indicando il luogo e l’ora dell’intervista. In aggiunta a questo si può chiedere loro di scoprire i costi dei prodotti e i costi nascosti, accompagnati da un adulto, scoprire il mondo dei grandi anche in tema economico.

Si potrebbe ipotizzare di far scrivere ogni settimana una pagina di diario, dove raccontare quale avvenimento di quella settimana li ha colpiti, se sono state scoperte nuove passioni, se hanno fatto per la prima volta qualcosa, come cucinare una pizza, scattare delle foto con la macchina fotografica davanti al lago o anche la prima uscita con un amico o un’amica speciale. Lasciamo ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di scoprire il mondo, non dimentichiamoci la magia di crescere, di iniziare a vedere il mondo con gli occhi di un futuro giovane, di un futuro adulto. Scoprire sé stessi, il proprio coraggio e le proprie passioni porta sicurezza, meno ansie e paure.

Per le materie dell’area logico-scientifica sembra più difficile trovare attività che seguono questo filone. Ma la nostra creatività e quella dei nostri ragazzi ci possono essere d’aiuto. Pensiamo per loro a compiti il cui scopo finale è la ricerca di una soluzione. Talvolta possiamo immaginare una soluzione certa, come accade nei problemi di matematica, altre invece una soluzione da scoprire, una soluzione che può essere variabile da persona a persona. Un esempio, semplice ma efficace, che ci viene in mente è di proporre ai ragazzi di immaginare di organizzare un evento di beneficenza o una festa per cento persone. Oppure un compito di realtà per esempio: immaginate di arrivare nel posto in cui avete pensato di trascorrere le vostre vacanze, ma purtroppo qualcosa va storto, il vostro bagaglio viene perso o l’hotel ha perso la vostra prenotazione, avete solo 300 euro con voi. Come affrontereste la situazione?

Aiutare i ragazzi a riflettere su possibili situazioni quotidiane che potranno vivere in futuro può aiutarli a capire quanto è importante mantenere la calma, affrontare gli ostacoli un passo per volta e trovare la soluzione più adatta a sé e alle proprie esigenze. Dobbiamo insegnare quanto è importante sapere cavalcare le onde, così come ci insegna Kabat-Zinn con una sua frase famosa «Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare il surf». A tal punto si possono proporre anche giochi da tavolo, come il Risiko, da fare tra compagni e compagne di classe, tra amici o in famiglia. A fine di queste attività, non dimentichiamoci però di chiedere ai nostri studenti di scrivere un commento su quanto fatto, una riflessione che unisca le competenze didattiche che hanno messo in gioco con l’esperienza che hanno vissuto. Altrimenti si rischia che tutto diventi fumo e finisca nel dimenticatoio.

E per le materie come storia, geografia, musica, arte, letteratura? Anche qui gioca la fantasia. Chiediamo ai nostri studenti di raccogliere informazioni sul posto dove andranno in vacanza o su un luogo dove gli piacerebbe andare. Creare un diario di viaggio o ipotizzare un viaggio, tragitto, tappe per le soste, monumenti da visitare, ecc. Se sappiamo che faranno esperienze, come viaggi all’estero o vacanze di gruppo, chiediamogli di incuriosirsi sul luogo di provenienza di un loro compagno di viaggio. Proponiamo loro di ritrovare quanto studiato sui libri di scuola nella loro quotidianità.

Cerchiamo quindi di trovare idee che permettano ai nostri studenti di divertirsi, di concretizzare ciò che apprendono in aula, di progettare, di sognare e di vivere, non solo sui libri di scuola. La vita è esperienza e in ogni esperienza c’è apprendimento.

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