Dicembre in poesia
Iniziamo con Dicembre di Guido Gozzano.
Il poeta era nato proprio a Dicembre, esattamente il 19, a Torino.
“Le parole si susseguono imitando la discesa della neve dal cielo, dapprima lenta e poi sempre più impetuosa.
Così i fiocchi di neve turbinano veloci creando una sorta di incantesimo e le parole sembrano inseguirli come una musica.”
Dicembre di Guido Gozzano
Dalla profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le case ammanta come spettri;
di su, di giù, di qua, di là, s’avventa,
scende, risale, impetuosa, lenta,
alle finestre tamburella i vetri…
Turbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba dai rami curvi, in blocchi sordi…
Nel caminetto crepita la bragia…
Ci sono giornate in cui il ghiaccio e la neve brillano sotto i raggi del sole.
Dicembre di Luisa Nason
É dicembre un mese strano,
ricco solo di sorprese,
neve ai monti e gelo al piano…
Manda l’anno ad un paese
che nessuno ha mai
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