Cicatrice francese, cos’è e quali sono i rischi? I consigli della Polizia Postale per genitori e ragazzi sull’ultima moda social

L’ultima moda che imperversa sui social si chiama “Cicatrice francese”, la sfida che in queste settimane sta spaventando genitori e docenti: ragazzini e ragazzine simulano gli effetti di una colluttazione tramite pressioni, sfregamenti e graffi sotto un occhio, nella parte più alta della guancia. Una volta che il volto si presenta con una striscia o comunque un segno rosso o violaceo ben distinguibile, coloro che hanno aderito alla sfida, una sorta di prova di iniziazione, si sentono parte di un gruppo, forti di un’esperienza che li accomuna. Si chiama così in quanto ricorderebbe l’abitudine dei miliziani di François Duvalier (noto ai più come Papa Doc) di sfoggiare sfregi sul viso come simbolo di orgoglio e di forza bruta. Questa, a oltre cinquant’anni dalla morte del famigerato dittatore haitiano, l’ultima challenge che si sta diffondendo su Tik Tok tra gli adolescenti italiani.

Lottatori inascoltati

Si considerano “lottatori inascoltati”

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Foto Challenge: ripasso su generi e prospettiva

Per ripassare gli ultimi argomenti dell’anno scorso ho proposto alle classi terze una PHOTO CHALLENGE da completare durante le vacanze: gli studenti dovevano fotografare una natura morta composta da loro, un paesaggio completamente naturale, un ritratto fatto con degli oggetti, un’opera d’arte che hanno visto in qualche luogo o che hanno in casa e due tipi di prospettiva, una centrale e una accidentale. Le foto andavano inserite in una presentazione condivisa attraverso l’assegnazione del compito in Google Classroom. Il suggerimento è stato quello di fare le foto (e non copiarle da internet… tanto me ne accorgo ;)) e non deformare le foto per farle stare nelle caselle assegnate, ma ritagliarle per inserirle nelle caselle in modo ordinato e preciso.

Qui sotto trovate il file di presentazioni che potete usare condividendolo con i vostri studenti in drive, via mail o in classroom.

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Ecco alcuni lavori consegnati dai ragazzi