Il labirinto, mito e matematica
L’evoluzione del concetto di labirinto mito d’origine della matematica e metafora della conoscenza e del mondo di oggi.
Shining è un film capolavoro del genere horror. Il secondo in assoluto nella graduatoria stilata dagli esperti di questo genere. La storia narrata è quella del romanzo omonimo di Stephen King che Stanley Kubrick portò sul grande schermo affidando la parte del personaggio chiave, uno scrittore in crisi, al grande Jack Nicholson. L’epilogo del film si consuma in un labirinto fatto di siepi imbiancate dalla neve. Lo scrittore vi entra in preda a follia omicida. Non riesce più a uscirne malgrado sia in possesso di una mappa globale del labirinto. Vi muore assiderato.
Il film è del 1980, lo stesso anno al quale risale il racconto di un’altra vicenda che si consuma in un altro labirinto: un gigantesco rogo di libri, ovvero di conoscenza. È l’anno in cui Umberto Eco pubblica Il nome della rosa, un thriller che racconta di omicidi che avvengono in epoca medievale in un’abbazia benedettina famosa per la sua biblioteca. Guglielmo di Baskerville e il suo assistente Adso, personaggi fondamentali del romanzo, entrano nella biblioteca che è un labirinto di stanze, porte, corridoi, incroci, alla ricerca della verità. Scoppia però, causa una candela rovesciata, un violento incendio che riduce presto tutto a cenere. Adso e il suo maestro, grazie ad un agire logico, si salvano, riescono a raggiungere l’esterno.
Entrare in un labirinto è facile, difficile è uscirne.
È questo ciò che si