Premiolino 2023: da Gaia Tortora a Michelangelo Coltelli e… I vincitori

Premiolino 2023, i vincitori

Michelangelo Coltelli, Maurizio Maggiani, Salvatore Merlo, Mariangela Pira, Andrea Sceresini e Gaia Tortora sono i vincitori de Il Premiolino 2023

Entrano a far parte della Giuria de Il Premiolino: Antonio Calabrò, Francesco Costa, Mattia Feltri e Benedetta Tobagi

La cerimonia di premiazione si terrà lunedì 2 ottobre 2023 presso il Piccolo Teatro Grassi a Milano

Da questa edizione Il Premiolino è sostenuto da Pirelli

La storia de Il Premiolino

Il Premiolino nasce nel 1960 con il sostegno degli industriali Piero e Giansandro Bassetti e per iniziativa di un gruppo di inviati milanesi, tra cui Orio Vergani, Paolo Monelli, Luigi Barzini, Indro Montanelli, Enrico Emanuelli ed Enzo Biagi, che fu il primo presidente. Considerato uno tra i più prestigiosi premi in ambito giornalistico e da questa edizione sostenuto da Pirelli, nel suo Albo d’Oro figurano firme illustri come quelle di Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Franca Sozzani, Piero Angela e il Cardinale Carlo Maria Martini.

Il Premiolino è assegnato ogni anno da una giuria composta da 11 membri, firme di rilievo del giornalismo, a sei professionisti della carta stampata, radio, televisione e new media, che si sono distinti per l’impegno professionale e per aver contribuito alla difesa dell’indipendenza delle opinioni e della libertà di stampa da qualsiasi condizionamento.

L’identità del Premiolino

“Ricerca di una informazione di qualità tanto più preziosa in tempi così drammatici, indipendenza di giudizio e da qualsiasi centro di potere, storica valorizzazione di colleghe e colleghi giovani e bravi penalizzati dalla crisi dell’editoria”, sottolinea Chiara Beria di Argentine, presidente di Giuria, che aggiunge: “In poche parole questa è l’identità del Premiolino di giornalismo arrivato quest’anno alla 63 esima edizione. Una forte identità che, grazie al lavoro volontario della Giuria composta da soli giornalisti, riaffermiamo con l’orgoglio di chi ha l’onore di continuare sulla linea tracciata a Milano, capitale dell’editoria, dai fondatori del premio nel 1960. Due nomi su tutti: Orio Vergani ed Enzo Biagi e come illuminati sponsor i fratelli Piero e Giansandro Bassetti. A raccogliere quel testimone dal 2024 avremo 3 nuovi giovani giurati già vincitori del Premiolino: Benedetta Tobagi, Mattia Feltri e Francesco Calvi. E significativa novità da questa 63 edizione a sostenere il Premiolino di giornalismo è Pirelli, nome storico non solo per l’industria e per Milano. Appuntamento il 2 ottobre al Piccolo Teatro Grassi per festeggiare i vincitori!”.

Premiolino, la cerimonia di premiazione

La cerimonia di premiazione avrà luogo lunedì 2 ottobre presso il Piccolo Teatro Grassi di Via Rovello, 2 a Milano: in questa occasione verrà consegnato ai vincitori il premio, consistente in una somma in denaro e in una pergamena in lino vergata a mano da uno storico calligrafo.

Premiolino, la giuria

La Giuria è composta da: Chiara Beria di Argentine (presidente), Piero Colaprico (vicepresidente), Giulio Anselmi, Ferruccio de Bortoli, Milena Gabanelli, Enrico Mentana, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella, Carlo Verdelli. Per la prossima edizione entrano a far parte della Giuria Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli, Francesco Costa (Premiolino 2022), Mattia Feltri (Premiolino 2015) e Benedetta Tobagi (Premiolino 2011).

Premiolino, biografie dei giornalisti premiati

Michelangelo Coltelli, blogger e fondatore di Bufale un tanto al chilo: butac.it. Dalla sua apertura ad oggi BUTAC è un diventato uno dei punti di riferimento del fact checking in Italia, con una particolare attenzione alla divulgazione di corretta informazione medica, per contrastare la costante disinformazione fatta su vecchi e nuovi media.

Maurizio Maggiani, giornalista e scrittore di numerosi romanzi, tra i quali: Il coraggio del pettirosso (1995), con il quale ha vinto i premi Viareggio e Campiello; La regina disadorna (1998) e Il viaggiatore notturno (2005), vincitore del premio Strega; la raccolta di racconti È stata una vertigine (2003); il libro fotografico Mi sono perso a Genova (2007). Come giornalista e commentatore cura rubriche all’interno del quotidiano genovese Il Secolo XIX, su Il Fatto del Lunedì e scrive per La Stampa. Per la casa editrice Feltrinelli pubblica dei podcast sotto il titolo Il viaggiatore zoppo.

Salvatore Merlo, Milano 1982, vicedirettore del Foglio, giornale in cui fu assunto all’età di venticinque anni da Giuliano Ferrara. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi di studio all’università di Nottingham. Giornalista parlamentare dal 2010, inviato, capo del servizio politico del Foglio e responsabile del sito internet, ha iniziato a fare il giornalista nella redazione barese del Corriere del Mezzogiorno scrivendo di cronaca bianca. Da dieci anni è tra i conduttori di “Prima Pagina” su Radio 3. Nel 2016 ha scritto per Mondadori Fummo giovani soltanto allora, la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.

Mariangela Pira, inizia la sua carriera all’Ansa di New York e una lunga esperienza in Cina – da cui collabora con MF, scrivendo anche per Panorama, l’Espresso, Il Venerdì di Repubblica – tornata in Italia lavora come responsabile del China Desk di Class Editori, dove conduce gli approfondimenti sui mercati finanziari per Class Cnbc e cura le finestre su Borsa e mercati per il Tg5 e per il Tg di La7. In collaborazione con il Ministero degli Esteri conduce il notiziario della diplomazia italiana Esteri News Dossier, che la porta a viaggiare in molti paesi dove è presente la Cooperazione Italiana allo Sviluppo fra cui Afghanistan, Libano, Iraq, Israele e Palestina. Ancora oggi continua a occuparsi di cooperazione con Terre des Hommes, ong per la quale segue nello specifico il tema della condizione femminile e dell’istruzione. Ha scritto La Nuova Rivoluzione Cinese (Hoepli, 2008), Fozza Cina (Baldini&Castoldi, 2017), Cronaca di un disastro non annunciato, Annozero d.C (Chiarelettere 2020), Il Mondo Nuovo (Chiarelettere, 2021), Effetto Domino (Chiarelettere, 2023).

Andrea Sceresini (Sondrio, 1983) è un giornalista freelance. Ha realizzato documentari d’inchiesta e reportage per Report, Tg2 Dossier, Audible, Sky, Rai Storia e Doc3. Ha scritto diversi libri per Chiarelettere, il Saggiatore e Baldini&Castoldi – l’ultimo sulla strage di piazza Fontana. Nel 2016 ha vinto il Dig Pitch con una inchiesta su Scientology. Attualmente lavora a Mediaset.

Gaia Tortora, ha cominciato la carriera giornalistica nella redazione del telegiornale di Teleroma 56, emittente locale di Roma, passando poi ad altre emittenti, tra cui Telemontecarlo e Cinquestelle. Nel 1998 è passata al notiziario di INN, il canale all news del gruppo Sitcom trasmesso da Telepiù e tv locali, e nel 2003 ha collaborato con l’agenzia giornalistica Adnkronos.


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I vincitori del Premiolino 2024

Tra i giornalisti che riceveranno uno dei più prestigiosi riconoscimenti dedicati al mondo dell’informazione ci sono anche Daniele Raineri, al Foglio per più di dieci anni, e il nostro collaboratore Mariano Giustino

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La giuria de Il Premiolino, il più antico e prestigioso riconoscimento italiano dedicato all’informazione e al giornalismo ha comunicato i vincitori della 64esima edizione per l’anno 2024. Tra i premiati anche Daniele Ranieri, giornalista del Foglio per oltre un decennio e oggi a Repubblica, e Mariano Giustino, collaboratore del nostro quotidiano e giornalista per Radio Radicale e Huffpost. A loro si aggiungono Stefania Battistini del Tg1, Annalisa Camilli di Internazionale, Gaia Piccardi del Corriere della Sera e Lorenzo Tondo del Guardian. Quest’anno, oltre al consueto premio, è stato istituito anche il Premiolino per la Scuola assegnato a una o un giornalista che abbia pubblicato articoli o inchieste particolarmente significative sul mondo scolastico. “La scuola è la prima e fondamentale comunità di un giovane cittadino, l’istituzione che forma non soltanto allo studio, ma anche all’immaginario, alla curiosità e alla felicità di scoprire e imparare. È lì che nasce il futuro di ogni paese, e Pirelli con questo premio desidera dirigere l’attenzione alla conversazione che i media dedicano ai più giovani lettori”, scrivono nel comunicato stampa. I vincitori della prima edizione sono Eugenio Bruno e Claudio Tucci del Sole 24 Ore. 

La cerimonia di premiazione si terrà lunedì 30 settembre 2024, a Milano, presso il Piccolo Teatro Grassi. Oltre al premio economico, durante la cerimonia verrà consegnata ai vincitori una pergamena in lino vergata a mano, ideata dall’artista Riccardo Manzi in occasione della prima edizione. I 14 membri della giuria 2024 sono Chiara Beria di Argentine (presidente), Piero Colaprico (vicepresidente), Antonio Calabrò (come direttore della Fondazione Pirelli), Giulio Anselmi, Francesco Costa, Ferruccio de Bortoli, Mattia Feltri, Milena Gabanelli, Enrico Mentana, Donata Righetti, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella, Benedetta Tobagi, Carlo Verdelli. 

Il Premiolino nasce nel 1960 grazie al sostegno degli industriali Piero e Giansandro Bassetti, e per iniziativa di un gruppo di inviati milanesi tra cui Luigi Barzini Jr, Enrico Emanuelli, Paolo Monelli, Indro Montanelli, Orio Vergani ed Enzo Biagi, che ne fu il primo presidente. Sostenuto da Pirelli a partire dal 2023, è considerato uno dei più prestigiosi premi giornalistici italiani. Nel suo albo d’oro figurano firme illustri come Natalia Aspesi, Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Franca Sozzani, Piero Angela e il Cardinale Carlo Maria Martini. Ogni anno la giuria, composta da firme di rilievo del giornalismo nazionale, assegna Il Premiolino a sei professionisti attivi su carta stampata, radio, televisione e nuovi media che si siano distinti per l’impegno professionale, e per aver difeso con il loro lavoro la libertà di stampa e di opinioni da qualsiasi condizionamento.

Le biografie dei vincitori

Stefania Battistini è in Rai dal 2004. È inviata speciale della redazione Esteri del Tg1, per cui segue la guerra in Ucraina. Dopo il 7 ottobre ha seguito la prima fase del conflitto tra Israele e Hamas. Per Speciale Tg1 è stata in Armenia e ha realizzato reportage sulla guerra civile nel Sud-Est della Turchia e nelle terre liberate da Isis tra Siria e Iraq. Per la redazione Cronaca del Tg1 ha seguito, tra le altre cose, la pandemia di Covid-19 e l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi. Per Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1, si è occupata di tematiche sociali: dalle morti sul lavoro, all’epidemia di incendi di rifiuti nel Nord Italia, al terrorismo di matrice islamista. 

Annalisa Camilli ha lavorato per l’Associated Press e per Rai News 24 prima di approdare, nel 2007, a Internazionale. I suoi articoli sono stati pubblicati da Politico, Open Democracy, The New Humanitarian, Tageszeitung, Rsi e Woz. Ha vinto l’Anna Lindh Mediterranean Journalist Award, il premio Cristina Matano, il Premio Saverio Tutino, il Premio speciale Com&Te Giancarlo Siani e il premio Kapuściński. È autrice dei podcast Limoni, Da Kiev e Giornaliste. 

Mariano Giustino vive in Turchia ed è corrispondente di Radio Radicale, per cui scrive e conduce la rubrica Rassegna Stampa Turca. È studioso di problematiche politiche e sociali della Turchia con particolare riferimento alle minoranze, ai diritti umani, al rapporto con l’UE e con i vicini mediorientali, e al suo ruolo geopolitico. Nel 1999 fonda e dirige la rivista di politica internazionale Diritto e Libertà. Scrive di Turchia, Iran, Caucaso e più in generale di Medio Oriente per Huffington Post, Il Foglio, Milano Finanza, Il Riformista, ed è spesso ospite a Mediaset, in Rai e Radio Rai. Dal 2014 presiede il Forum Turchia-Ue. 

Gaia Piccardi, milanese, è laureata in Giurisprudenza e ha vissuto tutte le proprie esperienze formative nel mondo giornalistico della sua città. Ha iniziato nel 1998 collaborando con Il Giornale di Indro Montanelli, trasferendosi poi alla Voce. Dopo un breve periodo a Tuttosport, è arrivata al Corriere della Sera nel 1995, dove si occupa di grandi eventi sportivi, interviste, storie di uomini e donne, vicende di grandi campioni e ultimi arrivati. 

Daniele Raineri, genovese, ha cominciato a lavorare da giornalista al Foglio di Giuliano Ferrara, occupandosi soprattutto di Esteri. La prima trasferta lunga è stata in Iraq nel 2007, poi ce ne sono state altre in Egitto, Yemen, Libia, nelle regioni ribelli della Siria durante la guerra civile, a New York e in altri luoghi. Nel 2014 ha fotografato l’uso di armi chimiche nel nord della Siria e ne ha scritto per il Telegraph britannico. Nel 2022 è stato chiamato come inviato a La Repubblica e da allora ha passato molto tempo in Ucraina per scrivere della resistenza contro l’invasione russa. 

Lorenzo Tondo è corrispondente e inviato di guerra per il quotidiano britannico The Guardian, per cui segue la guerra in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa e, dallo scorso febbraio, il conflitto israelo-palestinese. Ha collaborato con il New York Times e Time. Dal 2010 al 2015 ha lavorato nella redazione palermitana di La Repubblica. Ha vinto il premio nazionale di giornalismo Giuseppe Fava Giovani, il premio internazionale Maria Grazia Cutuli come giornalista siciliano emergente e il premio Colombe d’oro per la Pace.

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