Giornata mondiale degli insegnanti: un giorno di festa, un giorno di lotta!!
Una giornata di festa, ma anche una giornata di lotta. In particolare per la scuola italiana che deve ancora crescere molto per poter raggiungere livelli accettabili. Se ci si rendesse conto dell’importanza della scuola nella qualità della vita di tutti noi, non si ha idea dei mezzi che lo Stato dovrebbe porre in atto perché si realizzi pienamente una società più giusta, più umana, più consapevole di se stessa.
Le regole per una scuola di qualità
- Adeguare gli stipendi degli insegnanti italiani alla media europea.
- Assumere tutti gli insegnanti precari sui posti vacanti e disponibili (circa 200.000, con decreto legge d’urgenza).
- Eliminare le classi “pollaio” (max 20 alunni).
- Aumentare il sostegno agli alunni diversamente abili (volutamente non dico ore di …)
- Restituire le ore di contemporaneità alle classi: un solo docente non può da solo affrontare problemi quali la dislessia, la discalculia, la disgrafia, in continuo aumento, l’ADHD (deficit di attenzione e disordine iperattivo), i BES (bisogni educativi speciali).
- L’edilizia scolastica: i nodi vengono al pettine e sempre più numerose sono le scuole che hanno bisogno di essere ristrutturate o nuovamente edificate.
- La scuola dell’infanzia obbligatoria.
- Un unico maestro alla scuola primaria affiancato da specialisti in lingua inglese, informatica, educazione motoria, educazione musicale.
- Una seria Riforma degli Organi Collegiali nella quale gli insegnanti siano i protagonisti dell’azione educativo didattica, che favorisca la libertà d’insegnamento sancita dall’articolo 33 della Costituzione.
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